Israele e Medio Oriente

Trump abbandona la neutralità: “Israele non smetta di espandere gli insediamenti”

Donald Trump, in predicato di essere il candidato repubblicano alle prossime presidenziali Usa, ha sostenuto che Israele dovrebbe continuare a espandere gli insediamenti in Cisgiordania.
Lo ha detto un un’intervista al Daily Mail on line, sostenendo che l’eventuale cessazione dell’espansione non rappresenterebbe un prerequisito per l’avvio dei negoziati di pace.

Il miliardario newyorkese, che dopo il ritiro di Cruz in seguito ai risultati delle primarie del Montana attende solo la nomina a candidato del Gop, si è detto contrario ad uno stop dei nuovi insediamenti, affermando che Israele deve avviare nuovi progetti di costruzione. Una posizione che lo pone in netto contrasto con l’amministrazione Obama.

“Migliaia di missili vengono lanciati in Israele. Chi potrebbe resistere a questo? Chi potrebbe tollerarlo?” ha aggiunto. “Mi piacerebbe negoziare la pace. Ma vorrei una pace duratura, non una pace che dura due settimane e poi ricominciano i lanci di missili”.

In passato, il frontrunner del GOP aveva sempre mantenuto una posizione di neutralità sul conflitto israelo-palestinese, dichiarandosi favorevole alla soluzione a due stati.
La nuova presa di posizione sulla costruzione degli insediamenti arriva dopo che l’ex Segretario di Stato e probabile sfidante alle prossime presidenziali Hillary Clinton lo ha accusato di neutralità: “Un americano non può mai essere neutrale quando si tratta di sicurezza o sopravvivenza di Israele” aveva detto Clinton. “Alcune cose non sono negoziabili”.

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