Sembrerebbe arrivata la decisione che mette la parola fine alla lunga disputa che ha riguardato la casa numero 15 di Salzburger Vorstadts a Braunau-am-Inn. La casa in cui nacque, il 20 aprile 1889, Adolf Hitler. Le autorità austriache annunciano tramite Ministero dell’Interno che l’intero edificio rinascimentale sarà demolito. Nonostante le iniziative che nei decenni si sono succedute per evitare che il logo divenisse meta di pellegrinaggio, non è stato possibile scongiurare, a quanto pare, che il 20 aprile di ogni anno l’edificio attragga centinaia di nostalgici. La proprietaria dello stabile, Gerlinde Pommer, discendente di coloro che a fine Ottocento affittarono la casa alla famiglia di Hitler, è da anni al centro di una accesa disputa giudiziaria con le autorità locali.
Adolf Hitler nacque in questa casa di Braunau am Inn, Austria, il 20 aprile 1889. L’indirizzo oggi è Salzburger Vorstadt 15. (da Heinrich Hoffmann, da Hitler, kennt del keiner del ihn del wie, Berlino, 1932). Secondo una cartolina datata 1939, Hitler nacque nella stanza la cui finestra è la terza da sinistra al piano superiore. La casa per decenni anni è rimasta abbandonata, ed è stata ristrutturata solo nel 2002. Nel 1889 la costruzione ospitava il Gasthof Dafner e l’indirizzo era Vorstadt 219 (successivamente, nel periodo cui risale questa foto, era apparentemente una stazione di rifornimento).
Luogo considerato sacro nel periodo nazista, fastosamente decorato e scenario di grandi manifestazioni, oggi solo una stele di granito posta sul marciapiede nella parte anteriore recita: “Fur frieden freiheit und demokratie nie wieder faschismus millionen tote mahnen”: “Per la pace, la libertà e la democrazia. Mai più fascismo: milioni di morti ci ammoniscono”. Il blocco di granito proviene dalla cava del campo di concentramento di Mauthausen.
Spazio per una banca ed un istituto tecnico, la parentesi senz’altro più significativa di Casa Hitler pare essere stata l’aver ospitato, intorno al 2005, il centro Lebenshilfe per disabili. Quello è stato l’anno in cui chi scrive ha visitato Braunau Am Inn ed onestamente l’aver trovato un centro disabili nella casa natale di Hitler lo ha scosso molto: senz’altro un ottimo capriccio della sorte, che poneva alcune delle molte vittime designate del nazismo proprio al posto di chi avrebbe pensato di schiacciarle. Ma fossero stati esattamente coscienti di quando avveniva intorno a loro, questi soggetti per la maggior parte colpiti da ritardo mentale, avrebbero mai accettato di condividere un percorso tanto estremo, uno spazio cosi intimo da condividere con la memoria di un simile passato?
Nel marzo 2012 la lapide dei genitori di Hitler, Klara e Alois, è stata rimossa dal piccolo cimitero di Leonding, cittadina dove la famiglia si trasferì presto ed Hitler compì gli studi primari: la popolazione pare abbia accolto felicemente la decisione dell’allora sindaco Walter Brunner. La tomba, in pietra e granito nero, portava i ritratti in bianco e nero dei due defunti. E’ stata rimossa senza alcuna cerimonia alla presenza di una anziana discendente della prima moglie di Alois, Anna, la quale pare abbia dichiarato di non essere più in grado di occuparsi del sito e di voler quindi restituirne la proprietà al cimitero.
(Hoffmann, Hitler in seiner Heimat)
