Interviste

A colpi di martello: la sinistra, Israele, Obama. Parla David Horowitz

David Horowitz non le manda a dire. Dalla sua bocca non sentirete mai uscire qualcosa di moderato perché sa che la tomba della verità in questa nostra epoca è la Newspeak del politicamente corretto. Horowitz è il testimone di un itinerario politico intenso e radicale da quando giovane intellettuale marxista a Londra negli anni Sessanta collaborava con Bertrand Russell e diventava amico di Isaac Deutscher, biografo di Trotzky e vate del New Left inglese, a quando nella California psichedelica e anarcoide del 68 approdava alle Black Panthers per poi abbandonarle quando la sua visione cambio profondamente. “Così come Stalin usò l’idealismo e la fedeltà della generazione dei miei genitori per commettere i suoi crimini negli anni Trenta, le Black Panthers hanno usato l’idealismo della mia generazione negli anni Sessanta”, avrebbe detto in seguito.

Oggi David Horowitz è il presidente del think tank conservatore che porta il suo nome, il David Horowitz Freedom Center e l’editore della vera macchina da guerra contro quella che lui considera la sottomissione americana all’ideologia progressive, che è Frontpage Magazine.

Autore di decine di libri di cui una buona parte intesi a mettere in luce gli ingranaggi e le mistificazioni liberal (e della sinistra tout court), rappresenta una delle voci più scomode e abrasive del panorama americano.

Vorrei cominciare con una domanda sul Freedom Centre di cui lei è presidente. Quali sono gli obiettivi del centro?
Il centro è stato creato per difendere le società libere che si trovano sotto attacco da parte di forze totalitarie interne ed esterne. Questa prima missione conduce a una seconda: svegliare i conservatori e altri patrioti i quali non capiscono che la sinistra “progressista” “sociale democratica” è una forza totalitaria, o una favoritrice del totalitarismo, e dunque una formazione in guerra contro le democrazie che si basano sul libero mercato.

Come George Orwell e Arthur Koestler anche lei viene dalla sinistra ed è diventato uno dei suoi più convinti oppositori. Se dovesse identificare le più persistenti e fallaci idee della mentalità progressista, quali sarebbero?
Praticamente tutte le idee della sinistra sono false perché sono basate sulla premessa che se alla sinistra verrà concesso il potere necessario potrà creare un paradiso mitico chiamato alternativamente “comunismo” o “socialismo” o “giustizia sociale”. Sono la seduzione e l’impossibilità dei loro sogni utopici ciò che rende i suoi seguaci così pericolosi e disponibili ad allearsi con i nemici della democrazia, anche i barbari islamici.

Per anni lei ha denunciato il modo in cui molti campus e università americane sono diventati luoghi di indottrinamento liberal se non palesemente neo-marxista e anti-occidentalista. Cosa ha determinato si questa situazione?
La cecità dei conservatori nei confronti della minaccia. Il termine “liberal” attribuito alla sinistra, che è bigotta e intollerante, è un termine ingannevole. “Neo-marxista” è troppo moderato. Nemmeno Marx aveva chiesto l’espulsione dei conservatori e dei dissenzienti dalle facoltà universitarie e dalle liste di conferenze.

Oggi l’antisionismo è espressione di una mentalità che va a braccetto con l’antiamericanismo. Per chi la pensa così l’Occidente è visto come la fonte di tutti i problemi. E’ come se ci trovassimo ancora nel periodo della Guerra Fredda e l’Unione Sovietica non fosse mai caduta. E’ d’accordo?
L’antisionismo è un sinonimo di odio per gli ebrei. Non c’è nessun’altra etnia o religione al mondo che potrebbe essere il bersaglio di un simile odio come lo è lo stato ebraico e nessun altro antagonismo – se non quello contro gli Stati Uniti – che possa forgiare una alleanza tra la sinistra progressista e i nazisti dell’Islam, i quali, diversamente da Hitler che celava i suoi piani per la Soluzione Finale, gridano dai tetti che il loro obbiettivo è quello di portare a compimento il lavoro cominciato da lui.

Come spiega che personaggi come Noam Chomsky e Norman Finkelstein, entrambi ebrei, siano arrivati al punto di tessere le lodi di un gruppo terrorista come Hezbollah il quale interpreta l’Islam in modo radicale ed è apertamente antisemita?
Chomsky e Finkelstein sono ebrei deliranti la cui religione è la fantasia utopica della sinistra. Questo fa sì che le loro priorità siano l’antiamericanismo e la distruzione di Israele che li porta ad allearsi con odiatori medioevali degli ebrei il cui obiettivo è un genocidio non solo degli ebrei ma dei cristiani, degli Indù e di tutti i non-musulmani.

Non è un segreto per nessuno che tra il Presidente Obama e il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ci sia un profondo contrasto relativamente a cosa sia meglio per Israele e per il Medioriente. Molti pensano che il Presidente Obama sia stato il presidente americano meno amichevole nei confronti di Israele. Cosa ne pensa?
Obama ha dato il suo appoggio ai Fratelli Musulmani, che sono la fonte del nazismo e del terrore islamico e l’origine della campagna genocidiaria palestinese che ha come scopo quello di gettare in mare tutti gli ebrei. Malgrado i conservatori siano tuttora intimiditi dal dire la verità su Obama perché è nero, Obama è un traditore americano che ha consegnato armi nucleari e missili balistici agli iraniani i quali proclamano apertamente il loro obiettivo, “Morte agli Stati Uniti” e “Morte a Israele”.

Nel suo discorso al Cairo del 2008, il presidente Obama ha definito l’Islam una “religione di pace”, una definizione usata prima di lui dal presidente Bush Jr. Questa Amministrazione ha costantemente rifiutato di connettere il jihadismo alle sue origini musulmane, coraniche. Quanto è importante che questo stato di cose cambi?
E’ cruciale per vincere la guerra globale che gli islamisti ci hanno dichiarato. Il profeta Maometto ha incitato allo sterminio degli ebrei e a una guerra contro gli infedeli, cristiani, indù, atei, e chiunque non si sottometta alla fede islamica. L’Islam è l’unica religione che si è diffusa attraverso la spada dietro specifico ordine del suo profeta.

Matthias Kuntzel uno dei maggiori esperti europei del legame tra islamismo e jihadismo, in una recente intervista rilasciatoci, ci ha detto che l’accordo nucleare iraniano è stato come avere promesso a un piromane, per dieci anni di contenimento, un magazzino pieno di taniche di benzina. E’ d’accordo?
Sì ma le sue parole sono troppo moderate. Obama ha dato le armi nucleari agli Hitler del Medioriente e dunque ha segnato la condanna a morte di Israele. Se Israele sarà in grado di difendersi cancellando il regime iraniano è da vedere. Ma lo spargimento di sangue che Obama ha autorizzato sarà orribile.

Come ultima domanda le vorrei chiedere di Donald Trump. Molti in Europa lo vedono come un segno di involuzione terzomondista e inadatto a diventare presidente. Qual è la sua opinione?
Mi ricordo quando Kennedy venne assassinato e Lyndon Johnson divenne presidente. Mi trovavo in Inghilterra all’epoca. Gli europei la pensavano allo stesso modo di Johnson. Gli europei hanno la tendenza a guardare dall’alto in basso gli americani perché li abbiamo salvati in due guerre mondiali. Abbiamo dovuto farlo perché molto tempo fa hanno rinunciato alla volontà di difendere le magnifiche culture che i loro antenati hanno creato. I salvatori vengono crocifissi, questa è una morale del cristianesimo che è ricordata raramente.

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