Israele e Medio Oriente

I flussi e riflussi della storia

Non si vuole qui fare un confronto tra le politiche di due primi ministri che hanno governato in situazioni tanto differenti l’una dall’altra, e nemmeno fare previsioni su quanto durerà ancora il premierato di Netanyahu che potrebbe superare in lunghezza quello di Ben Gurion.

È ben nota la frase che Ben Gurion pronunciò nel 1939: «Noi dobbiamo appoggiare l’esercito come se il Libro Bianco non esistesse, e combattere il Libro Bianco come se la guerra non ci fosse.»

In quel momento, vigilia della II guerra mondiale, Ben Gurion doveva trattare con gli inglesi nonostante questi dimostrassero in ogni occasione di essere più interessati a collaborare con gli arabi che con gli ebrei.

Nessuno può oggi affermare con certezza che siamo alla vigilia di una nuova guerra mondiale, anche se per alcuni questa sarebbe già iniziata; ma sicuramente le tensioni della politica internazionale sono al color rosso, e non lasciano prevedere nulla di buono. E questa settimana, come Ben Gurion 79 anni fa, Netanyahu, nel trattare con l’Inghilterra (ancora lei), e con la Francia (oltre che con la Germania), era ben cosciente che questi paesi al Consiglio di sicurezza, nella risoluzione voluta dal Kuwait, non hanno riconosciuto il giusto diritto di Israele di difendere i propri cittadini dagli attacchi di Hamas. Netanyahu ha dovuto far finta che tutto quanto succede nel Palazzo di vetro e dintorni non sia avvenuto perché, come allora bisognava vincere la guerra contro i paesi dell’Asse, così oggi bisogna vincere la contesa contro l’Iran e spaccare quella strana alleanza tenuta insieme solo da evidenti interessi economici.

Non molto dissimile, poi, è la situazione con Russia e Cina che, all’ONU, non perdono occasione di votare contro lo Stato di Israele, ma che poi, con questo, firmano importanti contratti economici e anche non meno importanti accordi politici (anche se di questi si conoscono solo le conseguenze).

Insomma, sono passati tanti anni da quel settembre del 1939 quando Ben Gurion pronunciò quella frase passata alla storia, ma la politica sembra ancora seguire le stesse logiche.

Torna Su