Israele e Medio Oriente

Kirkuk, la Gerusalemme curda

La realtà storica della Kirkuk curda somiglia a quella di Gerusalemme, poiché gli arabi dicono che Gerusalemme è “nostra” proprio come rivendicano Kirkuk.

Ma Kirkuk è stata la principale città dei Guti, dei Sumeri e degli Assiri, tutti antenati dei curdi di oggi. Kirkuk divenne la capitale della regione di Sharazor sotto l’Impero ottomano. Ora Kirkuk è l’ostacolo maggiore che si frappone alla Mezzaluna sciita iraniana.

Kirkuk è un’antica città curda e aveva già una lunga storia prima della creazione dello Stato iracheno e dell’avvio dell’estrazione petrolifera nell’area da parte dei governanti arabo-britannici in Iraq. In epoca moderna, sin dalla nascita dell’Iraq, i diritti dei curdi – soprattutto a Kirkuk – avrebbero dovuto avere la stessa importanza attribuita al nazionalismo arabo politico, data la forte identità etnica e culturale curda. Ma il settarismo a Kirkuk raggiunse la massima estensione durante il regime baathista di Saddam Hussein, e continua sotto l’influenza dell’Iran sciita.

Gli antenati dei curdi fondarono Kirkuk molto prima della più antica migrazione araba in Mesopotamia, e comunque già prima di un Iraq postbellico che non aveva una propria storia e una civiltà antecedente alla sua “ nascita” moderna. Le origini dei curdi risalgono al 7000 a.C., a Jarmo, uno dei primi villaggi di esseri umani dediti all’agricoltura e alla costruzione di abitazioni.

Secondo la storia e il folklore curdi, gli antenati dei curdi di oggi appartenevano a numerosi gruppi tribali come i Carduchi, i Lullubi, i Guti e gli Uri. La leggenda racconta che il popolo dei Guti fondò la fortezza di Kirkuk/Arabkha durante il periodo dell’impero assiro, divenendo la capitale dello stato dei Guti. Il nome di Kirkuk deriva dal nome “Arabkha” o “Arapha”, all’epoca dell’impero accadico. Questi eventi si verificarono prima della storia documentata curda e sono parte integrante del popolo curdo.

La Cittadella di Kirkuk, edificata nell’880 a.C.,  ospita l’area archeologica e la Tomba dei Tre Profeti ebrei. Pare infatti che nella Cittadella ci siano le tombe dei profeti Daniele, Anania, Misaele e Azaria (Daniele 1:6-7). A nord di Kirkuk si trova la moderna capitale curda di Arbil. Quando era la capitale di Adiabene, la regina Elena si convertì al Giudaismo e partì per Gerusalemme ( Heleni haMalka è menzionata nel Talmud ed è sepolta a Gerusalemme, dove una strada moderna onora la sua memoria).

In epoca musulmana, sotto il sultano Selim (1470-1520 d.C.), Kirkuk divenne la capitale della provincia di Kirkuk, la regione di Sharazor dell’Impero ottomano. Kirkuk continua a essere un focolaio di crisi internazionale, è una delle zone più ricche di petrolio, ha il pozzo petrolifero più profondo del mondo e ha grandi riserve petrolifere. Il giacimento di Baba Gurgur fu scoperto per la prima volta nel 1927 ed è famoso per il Fuoco eterno che brucia nel bel mezzo del campo petrolifero da 2500 anni.

L’Iran rivendica Kirkuk, affermando che la città appoggia l’Islam sciita perché la maggioranza della popolazione della città è costituita da turcomanni sciiti. La Turchia  reclama Kirkuk a causa dei turcomanni che vivono lì. Anche i militanti arabi sunniti dell’ Isis cercano di rivendicarla, sconvolgendo la città.

Ma non si parla del popolo curdo come proprietario della terra e del suo diritto a Kirkuk, anche se i curdi non sono contrari all’idea che vengano garantiti i diritti alle altre etnie e che le religioni siano liberamente esercitate.

La linea rossa è Kirkuk, la città antica e monumentale e la zona migliore per l’agricoltura e l’orticoltura. È uno dei posti in cui i segreti della coltivazione e le innovazioni nell’allevamento degli animali hanno avuto luogo agli albori della storia umana, quasi 9000 anni fa. Kirkuk è una culla della civiltà e ora è la culla della resistenza all’Isis, nonostante il fallimento e la frustrazione dei cittadini di Kirkuk e delle due forze civili (i Peshmerga).

Nella maggior parte dei distretti, l’esercito iracheno ne è uscito con le ossa rotte, ma il popolo curdo a Kirkuk è pronto a imbracciare le armi contro l’Isis. È di fondamentale importanza fermare lo Stato islamico, nella sua avanzata contro i curdi, e l’Iran, nel suo tentativo di realizzare il progetto della Mezzaluna sciita contro Israele e annettere il territorio all’impero musulmano sciita iraniano.

Traduzione in italiano di Angelita La Spada

Qui l’articolo originale in lingua inglese

 

 

 

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