Antisemitismo, Antisionismo e Debunking

L’allarme delle Ambasciate israeliane: drammatico incremento delle attività di boicottaggio

Il Jerusalem Post riporta che, secondo documenti ufficiali delle ambasciate Israeliane in tutto il mondo, il movimento internazionale per il boicottaggio contro Israele (BDS) sta vivendo un significativo rafforzamento.

Un certo numero di documenti ufficiali inviati al Ministro degli Esteri Israeliano, ottenuti dall’omologo in lingua ebraica del Post, mostrano che gli sforzi per boicottare Israele e delegittimare lo Stato ebraico stiano ottenendo i loro risultati.

A Barcellona, per esempio, i consiglieri del partito di estrema sinistra stanno invocando la correzione di molti accordi con Israele, inclusa una richiesta per cancellare il gemellaggio con la citta di Tel Aviv. “In risposta alla tesi secondo cui gli accordi con Tel Aviv rafforzino l’occupazione, il vice sindaco ribatte che è necessario approfondire l’argomento con la massima attenzione”. Il documento inviato al Ministero degli Esteri descrive l’attività anti-israeliana in Spagna come complessivamente “preoccupante e di disturbo”. In ogni caso, per quanto riguarda Barcellona e le sue autorità, il dispaccio ammette che su Israele il problema assume proporzioni completamente diverse”.

Nella città belga di Liegi, gli organizzatori di un festival annuale di danza hanno declinato l’offerta di Israele di sponsorizzare l’evento, in seguito a una minaccia di boicottaggio. Dopo aver inizialmente accettato l’offerta, Liegi ha ritrattato e secondo quanto riportato dall’ambasciata Israeliana, ha rinunciato al denaro e lo ha restituito. Le rimostranze verso gli organizzatori non hanno avuto alcun risultato.

Dagli Stati Uniti, il ministro ha ricevuto un dispaccio da Chicago in cui si dichiara che un evento tenuto da un gruppo israeliano alla conferenza annuale LGBTQ è stato assalito da attivisti anti-israeliani. I funzionari dell’ambasciata che assistevano all’evento hanno descritto la loro esperienza nel dispaccio: “Dopo la preghiera dello Sabbath ci siamo diretti verso il centro dove stava avendo luogo la conferenza. Di fronte alla porta dell’edificio circa 400 manifestanti ci stavano aspettando, impedendoci l’accesso. Dieci minuti prima dell’inizio della conferenza, diversi attivisti pro-Palestina hanno fatto irruzione nell’edificio, imponendo di fermare l’evento”.

Diplomatici israeliani riportano inoltre che lo scorso finesettimana non si sia potuto impedire una conferenza regionale tenuta dagli Studenti per la Giustizia in Palestina (SJP) all’Università di Emory in Georgia, campus con il più alto numero di studenti ebrei di tutto il Sud. La conferenza, secondo il comunicato, intendeva protestare contro il supporto Cristiano al Sionismo e rafforzare il rapporto tra Cristiani e Palestinesi. “Non siamo rimasti sorpresi, sfortunatamente, dalla totale assenza di reazioni da parte degli studenti ebrei”, testimoniano gli impiegati del Ministero sull’avvenuto.

I Ministri degli Affari Esteri e Strategici sostengono che lo scorso anno la richiesta palestinese alla FIFA di espellere Israele ha rappresentato un momento decisivo per il processo di boicottaggio. “In passato, il boicottaggio ha avuto luogo pressoché esclusivamente nell’arena politica – proteste di fronte alle ambasciate e contro i membri del parlamento che supportano Israele”, sostiene una fonte del Ministero degli Esteri. “Da quando Jibril Rajoub [Fatah] si è presentato alla conferenza della FIFA tirando fuori un simbolico cartellino rosso per Israele, vediamo che il movimento si è orientato in una direzione più populista, probabilmente poiché è un modo per guadagnare maggiore attenzione ed essere più efficace”.
Il Ministero sostiene che combattere il boicottaggio e la delegittimazione sia una sfida ardua: “Il movimento per il boicottaggio di Israele sta estendendo la propria causa in ogni campo, e noi dobbiamo preparare una contro argomentazione, una azione legale ed altro. Il nostro schieramento sul campo è fondamentale. Ammettiamo che l’attività contro il boicottaggio è un caso di scontro tra due visioni del mondo, ma non c’è alternativa all’azione diplomatica sul campo”.

Articolo tradotto dal Breitbart Jerusalem

1 Commento

1 Commento

Devi accedere per inserire un commento. Login

Rispondi

Torna Su