Da diversi giorni si susseguono a ritmo incalzante immagini di bambini scheletriti, dagli occhi sgranati, in braccio alle madri o su lettini ospedalieri, i quali sembrano affetti da kwashiorkor, la grave patologia dovuta alla malnutrizione che richiama subito alla mente le immagini analoghe provenienti dal Biafra. Le immagini però vengono tutte da Gaza, dove sarebbe in corso una carestia programmata da parte di Israele che si occuprebbe già solertemente di pulizia etnica e di genocidio. Si tratta di immagini studiate, precise, senza sbavature o sporcature.
Provengono realmente da Gaza?, sono tutte vere? sono manipolate? i bambini fotografati sono unicamente affetti da malnutrizione o hanno patologie pregresse? ch le ha scattate? e sopratutto come mai arrivano tutte improvvisamente, a blocchi unificati, proprio adesso?
I bambini che appaiono nelle foto sono in un tale stato di denutrizione che non può certo essere il frutto di pochi giorni, di una settimana, ma di una protratta mancanza di cibo. Perché, dunque sono state nascoste fino ad’ora? Forse perché da quando l’ONU non gestisce più completamente la filiera distributiva dei viveri, Hamas ha molta meno possibilità di saccheggiarli, stivarli nei propri magazzini e quindi mantenersi in sella?
La decisione di Israele di dare a maggio in appalto la distribuzione degli aiuti umanitari alla Gaza Humanitarian Foundation, l’organizzazione americana con base in Delaware, per Hamas è stato un colpo duro. Senza più il fiancheggiamento dell’ONU e delle ONG ad esso legate, ha dovuto correre ai ripari orchestrando subito una nuova campagna di disinformazione contro Israele coadiuvata da azioni militari sulla la folla che si recava all’approvvigionamento presso i punti di distribuzione del cibo. Si è quindi cominciata a diffondere la notizia che i soldati dell’IDF sparano ad altezza uomo sulla gente accalcata per il pane e altri beni di prima necessità, senza ovviamente mai specificare che nella confusione generale, nell’accalcamento, tra i civili si nascondono i miliziani di Hamas, e che le regole di ingaggio assai restrittive dell’IDF impediscono di sparare sui civili, ma di usare il fuoco solo laddove è percepito un pericolo effettivo per l’incolumità dei soldati.
La propaganda di Hamas, di cui fin da quando Israele ha iniziato a colpire Gaza, tutti i media occidentali se ne sono fatti promotori, impone che venga affermato che l’esercito israeliano a Gaza perpetui su base regolare stragi di civili in fila per il pane. A questo, adesso, si aggiunge la nuova orchestrazione propagandistica, l’Holdomor di Israele contro Gaza. Sia chiaro, nessuno nega che a Gaza ci siano casi di malnutrizione, bambini e adulti che soffrono per carenza alimentare, ma le foto che vediamo, il loro arrembaggio mediatico è frutto di una cinica e lucida strategia volta a demonizzare Israele ulteriormente, proprio adesso che Hamas ha scarse possibilità di potere sopravvivere all’interno della Striscia, nonostante detenga ancora venti presunti ostaggi vivi della cui sorte sono tutti indifferenti tranne i familiari e lo Stato ebraico.
Hamas ha disperatamente bisogno che la guerra si fermi e ha adoprato fin dall’inizio tutti i mezzi per ottenere questo risultato, dall’accusa di genocidio nei confronti di Israele veicolata dallo Stato compiacente del Sud Africa, a quelle collaterali di pulizia etnica, carestia. Questa è al momento, sul piano della propaganda, l’ultima carta del suo slabbrato e insanguinato mazzo. Israele ucciderebbe i bambini per fame, i media accolgono e diffondono.