Islam e Islamismo

Marwan Barghouti: Più che il dolor potè il digiuno

Nel ventiquattresimo giorno di sciopero  della fame dei detenuti palestinesi, azione concertata con abilità dal pluriomicida Marwan Barghouti unicamente a scopo politico, quest’ultimo è stato smascherato dai alcuni filmati mentre rompe il suo sciopero della fame mangiando di nascosto in cella.

Chi cerca di rappresentare come un Mandela palestinese questo ergastolano che ordinava alla propria manovalanza di uccidere civili e soldati israeliani mentre se ne stava al sicuro a Ramallah, accusa Israele di averlo incastrato. Non potendo dimostrare che i filmati sono falsi (in uno in particolare, in cui il terrorista si nasconde in bagno per rifocillarsi con uno snack, la sua fisionomia è chiaramente riconoscibile), si dichiara che il cibo gli sia stato nascosto in cella per indurlo a mangiarlo. Dopo lunghi giorni di digiuno Barghouti avrebbe ceduto.

Peccato che Barghouti sia recidivo. Già nel 2004, durante un altro sciopero della fame, quando non era ancora stato trasformato in eroe palestinese, era stato filmato dalle telecamere del carcere mentre addentava uno snack.

Naturalmente, chi è convinto a priori che Israele sia il male assoluto e che gli 880 detenuti che protestano in carcere siano vittime innocenti di un sistema carcerario inumano (le condizioni delle carceri israeliane e i privilegi che vi godono i detenuti non hanno paragoni con nessun altro sistema penitenziario del Medioriente), continuerà a persistere con la tessitura della propria trama nera.

Per loro nulla può scalfire la realtà alternativa che hanno costruito al posto di quella vera, la fiction fatta di disinformazione, menzogna, propaganda che dura senza sosta da cinquanta anni e nella quale gli assassini e i terroristi più efferati sono trasformati in “resistenti” ed “eroi”, combattenti contro l’”oppressione”, l’”occupazione”, ecc.

Dentro questo mondo, il nero si trasforma in bianco e il bianco in nero, e un turpe pluriomicida viene accostato ad un uomo che ha lottato contro un regime segregazionista il quale faceva della discriminazione razziale la propria ideologia portante.

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