Interviste

“Verrò in Italia e vi insegnerò il krav maga”. Intervista a Gili dopo il video anti-molestatori

Gili Ganani, 19 anni, è la ragazza israeliana diventata un mito della rete. Il video dimostrativo che la ritrae mentre si libera agevolmente di tre molestatori a colpi di krav maga ha affascinato gli uomini e incuriosito le donne. E soprattutto ha colto nel segno: in tanti le hanno scritto per saperne di più sulla difesa personale.
Gili è anche una soldatessa dell’Idf. Abbiamo voluto farle qualche domanda sul krav maga, sulle donne e su Israele, il suo Paese. E lei ci ha concesso questa intervista in esclusiva.
Ebbene sì, Gili, la “ragazza del video”, ama l’Italia. E chissà che un giorno non venga da noi a insegnare il krav maga…

Gili, pubblicità o realtà che sia, il video che ti immortala mentre ti difendi da tre molestatori ha suscitato scalpore anche in Italia. Come ti senti ad essere diventata famosa?
Il video è diventato virale in tutto il mondo, ma l’ho scoperto solo pochi giorni fa. Sono scioccata, perché non avrei immaginato che sarebbe successo tutto questo. Tutte queste reazioni riscaldano il cuore e sono felice che la consapevolezza sull’autodifesa sia aumentata in altri paesi.

Tu sei esperta di krav maga e pubblicizzi questa disciplina anche sulla tua pagina facebook. Puoi raccontarci la tua esperienza? Hai cominciato anche prima del servizio militare?
Ho iniziato ad allenarmi in krav maga malèh (full krav maga) quando ero un po’ più giovane, 8 anni fa. Ho avuto dei piccoli episodi nella vita in cui il krav maga mi è stato molto utile, altrimenti sarebbero finiti molto diversamente. Ho iniziato con un gruppo per adolescenti. Ho proseguito con un gruppo per adulti e oggi sono nel gruppo dei senior (cinture nere) e purtroppo sono l’unica ragazza del gruppo.

In cosa consiste, in breve, il krav maga? E in cosa si differenzia dalle arti marziali?
Il krav maga è in pratica una disciplina fondata prima della nascita dello stato d’Israele, verso il 1944, da Imi Lichtenfeld. Negli anni a seguire, questa disciplina venne adottata e perfezionata anche dall’IDF. I due principi più importanti nel krav magà sono:
1. Il movimento naturale e più breve è il miglior movimento e anche il più corretto.
2. Minimo movimento contro massimo attacco.
Krav maga malèh (full) è la corrente principale e la più autentica in questa disciplina. Una disciplina semplice, naturale e realista. La differenza tra il krav maga e le altre discipline di combattimento sta nel fatto che il krav maga è un “metodo” di combattimento, non un arte marziale. È un modo pratico e naturale per affrontare situazioni di pericolo, per strada e ovunque.

Il fatto di saperti difendere così bene ha cambiato qualcosa nella tua consapevolezza e nel tuo carattere?
Di natura, sono molto timida. Quando ho iniziato ad allenarmi in un gruppo di uomini non ero solo l’unica ragazza, ma ero anche la più giovane e la più esile di tutti. All’inizio, nessuno mi dava importanza. Quando iniziavo un combattimento mi dicevano “tu mena, io non rispondo”. Mi infuriavo. Volevo essere trattata come si deve, come tutti gli altri. Mi consultai con mio padre, cintura nera in jujitsu, lui mi disse semplicemente: sfondali. Ha funzionato. Da allora ho imparato a farmi valere e guardare negli occhi. Dalla ragazza timida che ero, sono diventata molto sicura di me. Quando vado in giro a divertirmi con le mie amiche, loro si sentono sicure accanto a me.

In Israele tutte le donne fanno servizio militare e imparano il krav maga. Qui in Europa invece, nonostante i passi avanti, le donne sembrano ancora rassegnate al ruolo di subalterne rispetto agli uomini. Ti capita mai di confrontare la tua condizione di donna israeliana con quella delle altre donne nel mondo?
Non sono a conoscenza della situazione delle donne in Europa e un po’ me ne dispiace. So che in Israele sempre più donne sono intraprendenti. Anche qui sentiamo ancora di casi di discriminazione nei confronti di donne, perciò uno degli obiettivi che mi sono fissata è quello di fortificare le donne e incrementare la loro autostima.

Cosa consiglieresti ad una donna che è rimasta affascinata dal tuo video? Il krav maga è adatto a tutte?
Dopo la pubblicazione del video ho ricevuto tantissimi messaggi di donne, da Israele e dal mondo, che si sono ispirate al video e vogliono imparare a difendersi. Krav maga malèh è adatto a tutti, non dipende da massa muscolare, peso, altezza o sesso. Si basa sui principi di punti deboli (inguine, occhi, gola), velocità e sorpresa.

Israele, la tua terra. Non tutti, qui in Italia e in Europa, capiscono che Israele è l’unica democrazia del Medio Oriente e difende i valori occidentali. Ti capita mai di leggere cosa dicono di Israele i media occidentali?
Mi capita a volte di leggere qualcosa a riguardo. Penso che spesso non si valuti la situazione in modo equilibrato. Noi vogliamo vivere in pace, in sicurezza e in buone condizioni di vita accanto ai nostri vicini e che anche loro godano delle stesse cose.

Sei mai stata in Italia? Cosa ne pensi?
Sono stata due volte in Italia. Una volta al centro e una volta al nord. La mia famiglia ed io amiamo l’Italia; la lingua, la cucina, la cultura. Ho persino studiato un po’ l’italiano. Mi piace molto venire da voi e vado matta per le vostre incredibili buone maniere. Un vero piacere. Ho intenzione di tornare a visitarvi spesso e spero addirittura di riuscire a insegnare da voi krav maga malèh e autodifesa.

Si ringrazia Silvia Bublil Dadusc per la traduzione dell’intervista dall’ebraico all’italiano

 

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