Dalla Prof.ssa Sivia Baldi, riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Insieme ad alcune amiche, responsabili di associazioni cristiane filoisraeliane da anni impegnate nella lotta all’antisemitismo, lunedì 8 settembre abbiamo inviato al governo italiano una lettera aperta per sollecitare un più incisivo impegno a tutela della verità, della giustizia e della solidarietà verso Israele. Preoccupate per la crescente distorsione mediatica e approfittando delle ferie, ad agosto – il mese più caldo dell’anno – abbiamo iniziato a lavorare al documento cercando di mettere da parte le differenze e i punti di vista personali per scrivere un testo efficace e condiviso da tutte. Non è stato semplice ma alla fine ci siamo riuscite!
Il documento richiama ad un più deciso impegno istituzionale che assicuri: «1. la tutela della verità storica e giuridica sulla nascita dello Stato d’Israele, sulle origini del conflitto araboisraeliano e conseguentemente sulla realtà contemporanea ribadendo inequivocabilmente e con la massima urgenza la necessità immediata della liberazione di tutti gli ostaggi e della resa totale e incondizionata di Hamas; 2. il mantenimento di una posizione del Governo chiara e coerente nello scacchiere geopolitico a tutela dello Stato d’Israele e del suo inalienabile diritto all’esistenza; 3. il contrasto attivo a ogni forma di antisemitismo, di distorsione mediatica e di boicottaggio contro Israele e le sue istituzioni continuando inoltre ad assicurare protezione e sicurezza per i cittadini ebrei e i turisti israeliani in Italia».
Richiamandosi alle radici giudaico-cristiane dell’Europa, il testo prosegue con richieste specifiche al Governo come quelle di: «1. affermare con chiarezza, in tutte le sedi istituzionali e diplomatiche, il diritto di Israele alla legittima difesa contro aggressioni e terrorismo; 2. istituire una Commissione permanente contro la disinformazione filo-terroristica e antisemita, in collaborazione con enti europei e internazionali; 3. promuovere una narrazione pubblica fondata su dati storici e giuridici verificati, contrastando la distorsione mediatica del conflitto araboisraeliano in Medio Oriente; 4. condannare e contrastare ogni forma di boicottaggio verso aziende, istituzioni e iniziative israeliane ed ebraiche, anche con strumenti normativi; 4. tutelare l’incolumità dei cittadini ebrei in Italia, così come quella dei turisti israeliani ed ebrei garantendo la libertà religiosa e la sicurezza contro discriminazioni, odio e violenza; 5. difendere la libertà accademica nelle università italiane tutelando il diritto allo studio degli studenti ebrei e israeliani, e impedire boicottaggi o ideologie discriminatorie che compromettano l’integrità della didattica».
Non poteva mancare il riferimento biblico del cuore, dal libro della Genesi 12,1-3: Il Signore disse ad Abramo: «Va’ via dal tuo paese, dal tuo parentado, dalla tua casa paterna, al paese che ti indicherò. Farò di te una grande nazione, ti benedirò, renderò grande il tuo nome, sarai una benedizione. Benedirò chi ti benedice, maledirò chi ti maledice; si benediranno in te tutte le famiglie della terra».
Adesso ci impegniamo alla divulgazione del documento e alla raccolta delle firme. Chiunque può aderire individualmente inviando una mail ad uno dei seguenti indirizzi: silviabaldicucchiara@gmail.com oppure firme_sostegno_israele_2025@yahoo.com
Non possiamo rimanere in silenzio! È tempo di riscatto, innanzitutto per noi cristiani: un’occasione per dimostrare che il nome “cristiano” è qualcosa di cui andare fieri. Ma è anche tempo di riscatto per tutti gli uomini di buona volontà, chiamati a unirsi contro ogni forma di barbarie e contro l’avanzare delle tenebre. Insieme possiamo farcela, a difesa della verità, a difesa d’Israele. Shalom ‘al Israel.
Documento+al+Governo+per+sostegno+a+Israele_8+settembre