Mohammed Sinwar, il leader di Hamas a Gaza, è stato ucciso il 13 maggio scorso. La sua morte è stata ora confermata. Negli ultimi dieci giorni si era ampiamente vociferato che fosse così. Ma Hamas non sembra aver modificato la propria condotta a Gaza.
Il gruppo continua a concentrarsi nell’area dei campi profughi di Nusseirat, Maghazi, Birejj e Deira al-Balah. Ha ancora miliziani a Gaza City, e anche il controllo su altre zone di Gaza.
Hamas ha perso l’intera catena di comando a Gaza. In molti casi, i suoi comandanti di brigata e di battaglione sono stati eliminati più di una volta. Sono stati rimpiazzati per poi essere di nuovo uccisi. Talvolta, è successo che i comandanti sono stati sostituiti, e che a loro volta poi sono stati trucidati, per poi essere rimpiazzati e ancora uccisi.
Anche i comandanti di compagnia del gruppo sono stati decimati, secondo i report dell’IDF e in base ad altre verifiche. È probabile che i report siano rosei e che Hamas si trovi in una posizione migliore di quanto sembri.
Gli errori di Israele a Gaza
Ad esempio, Israele in passato ha sbagliato a valutare il successo a Gaza. Nel 2021, è stato ampiamente riportato che la “metropolitana” di tunnel sotterranei di Hamas a Gaza era tornata indietro di “anni”. Tali notizie erano errate. La rete di tunnel non aveva subito gravi danni e Hamas l’ha riparata in tempo per l’attacco dell’ottobre 2023.
Hamas è diventato più potente dopo le guerre con Israele. In passato, ha anche sostituito numerosi leader. Si è ripreso da duri colpi come la perdita dello sceicco Yassin a causa di un attacco aereo dell’IDF così come di Abdel Aziz al-Rantisi. Anche Mahmoud Abdel Rauf al-Mabhouh, che ebbe un ruolo chiave nell’approvvigionamento di armi per Hamas, venne ucciso nel 2010. Una lunga lista di leader del gruppo si è avvicendata nel tempo.
I Sinwar hanno contribuito a trasformare Hamas nella potenza genocida che è stato il 7 ottobre. Tuttavia, la loro morte sembra essere avvenuta senza scalfire la condotta dell’organizzazione.
Yahya Sinwar fu braccato e ucciso a Tal al-Sultan, vicino a Rafah, nell’ottobre 2024. Era solo quando venne eliminato. La sua morte ci ricorda quella del sovrano persiano Dario III, morto in fuga da Alessandro Magno. Morì anche lui dopo che il suo impero e i suoi uomini si erano dissolti. Ma Hamas non sembra intenzionato a cedere.
Questo è ciò che lascia perplessi in questi trionfi tattici sui leader di Hamas a Gaza. Israele possiede una grande eccellenza nel dare la caccia ai capi del gruppo e nell’eliminarne i comandanti. Tuttavia, la strategia più ampia non sembra avere avuto successo tattico. Ciò significa che man mano che Hamas perde leader non sembra cedere. Ora, la situazione potrebbe cambiare. Il nuovo piano dell’IDF “Carri di Gedeone” dovrebbe spingere a fondo l’attacco e conquistare terreno, anziché seguire la strategia di incursione condotta dall’IDF nel 2024.
I colloqui per raggiungere un cessate il fuoco
Ma Hamas è ancora molto presente nei campi profughi nel centro della Striscia. Il gruppo sembra reclutare molti giovani che non sono disposti a schierarsi e a combattere. Il suo arsenale è quasi esaurito. Ciononostante detiene ancora 55 ostaggi e continua a comunicare con i propri leader a Doha in merito ai negoziati per raggiungere un accordo per il rilascio degli ostaggi.
In effetti le condizioni poste da Hamas per gli accordi non sembrano cambiare, nonostante le perdite subite nella leadership. L’accordo raggiunto nel gennaio scorso era identico a quello presentato dal gruppo nel 2024. L’accordo in discussione ora è simile a quello proposto da Hamas a marzo.
Ci sono alcune cose che Hamas vuole, vale a dire la fine della guerra, ma non sembra mai essere sull’orlo del collasso. E anche se lo fosse, la morte dei suoi leader non viene sfruttata per alcun tipo di stratagemma in stile Clausewitz. Piuttosto, Israele avanza a fatica con i successi tattici, senza una chiara strategia postbellica o una exit strategy per Gaza, o perfino un modo per sostituire Hamas con un’altra forma di autorità civile. Hamas dà per scontato che basti aspettare per mantenere un qualche tipo di controllo. Poi potrà trovare il prossimo Sinwar per rimpiazzare quelli che lo hanno preceduto.
Traduzione di Angelita La Spada
https://www.jpost.com/middle-east/article-856169
