Israele e Medio Oriente

Giulio Blum, l’eroe dell’Isonzo: la più anziana medaglia d’oro al valor militare

Giulio Blum, caduto eroicamente il 23 agosto 1917 durante l’undicesima battaglia dell’Isonzo, è il più anziano combattente italiano ad aver ricevuto la medaglia d’oro al valore, avendo avuto 62 anni anni al momento della decorazione. Il più giovane è stato ed è tuttora, come Blum, un ebreo: il diciassettenne Roberto Sarfatti.
Blum e Sarfatti sono solo due tra i tanti esempi di ebrei che hanno servito la patria italiana per senso di attaccamento e gratitudine. Di Sarfatti ci occuperemo prossimamente.
Le notizie su Giulio Blum, invece, in rete sono piuttosto scarne.
E’ nato a Vienna il 20 Dicembre 1855. Figlio di Maurizio Blum e di Matilde Luzzato, allo scoppio della prima guerra mondiale, il 24 maggio del 1915, si è arruolato volontario nel Regio Esercito all’età di 60 anni. Avendo prestato servizio di leva nel Regio Esercito a Reggio Emilia, è stato arruolato con il ruolo di caporale.
Decisive, nella sua scelta, le idee fortemente patriottiche trasmesse dalla famiglia.

Giulio Blum è stato prima assegnato al XIII Reggimento artiglieria da campagna e in seguito al XXXVII Reggimento, di recente formazione.
Tanti testimoni hanno raccontato come avesse rifiutato incarichi speciali di minor pericolo, assegnatigli molto probabilmente a causa della sua età avanzata. E’ stato egli stesso a rendersi disponibile per combattere in prima linea, dimostrando un coraggio notevole e uno slancio giovanile.
Il 20 ottobre 1915, sul Monte Fortin, ha resistito quasi da solo, con il suo pezzo d’artiglieria, all’assalto delle forze austriache. Ferito da una scheggia di granata ad un braccio, è stato insignito della Medaglia d’argento al Valor Militare e promosso al grado di sergente per meriti di guerra, grazie al coraggio dimostrato.

Nel luglio 1916, sempre per meriti di guerra, è stato promosso sottotenente d’artiglieria di complemento e trasferito al XXXII Reggimento artiglieria da campagna dove, nel febbraio 1917, è stato promosso tenente.
Poco tempo dopo è stato inviato alle pendici settentrionali del Monte Hermada, in cui operava il XIII Corpo d’Armata italiano.
Ha rifiutato, ancora una volta, incarichi di ripiego e ha voluto partecipare in prima persona al sacrificio dei fanti italiani in prima linea richiedendo e, ottenendo, il comando della Brigata Salerno durante l’Undicesima Battaglia dell’Isonzo.
La sera del 22 agosto 1917 ha chiesto di partecipare, con uno dei battaglioni della Brigata Salerno, all’imminente assalto per riconquistare Quota 145 dopo la tragica disfatta di Flondar.
Ottenuto il permesso di comandare un gruppo di fanti all’assalto delle trincee austriache, ha convinto con un’accorata arringa i suoi giovani soldati a sacrificare tutto per la Patria.
Avanzando prima dei suoi soldati ventenni e impugnando alto un tricolore a lui donato dalle donne di Udine, è stato colpito a morte da una raffica di mitragliatrice.

Il 22 novembre 1917 è stata conferita a Giulio Blum la Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria.
Motivazione:
«Soldato volontario di guerra a 62 anni, in breve raggiunse per la costante devozione al dovere, per l’inestinguibile entusiasmo, per la prova di valore offerta e per il sangue due volte eroicamente versato, il grado di tenente. Fremente per patriottismo, del più alto spirito guerriero, chiese ed ottenne di partecipare all’assalto con i fanti di una brigata. Postosi alla testa di un forte gruppo di valorosissimi da lui nobilmente arringati e che lo avevano con entusiasmo acclamato degno di guidarli alla contrastata vittoria, egli li precedette con la bandiera in pugno, incitatore magnifico ed eroico. Cadde colpito a morte, al grido di “Savoia !”. »
— Pendici settentrionali dell’Hermada, 23 agosto 1917.

Poco si è scritto sull’apporto che hanno dato gli ebrei italiani alla Grande Guerra. Giulio Blum è solo un esempio di tutti quelli che hanno combattuto e sono morti per la Patria. Basti pensare che gli ebrei italiani decorati sono stati più di mille e che cinque sono stati i soldati ebrei italiani decorati con una Medaglia d’Oro al Valor Militare.

 

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