Israele e Medio Oriente

La Commissione Difesa del Senato ha deciso: medaglia d’oro alla Brigata Ebraica

Via libera della Commissione Difesa del Senato al conferimento della medaglia d’oro alla Brigata Ebraica, il corpo militare dell’esercito britannico, composto interamente da ebrei, che ha operato in Italia durante gli ultimi mesi della Seconda Guerra Mondiale dando un contributo importante alla Resistenza e alla liberazione del nazifascismo.
Ad oggi, la presenza del corteo della Brigata Ebraica durante la ricorrenza del 25 aprile è addirittura oggetto di polemiche e contestazioni da parte di associazioni filopalestinesi e antisioniste. Proprio per questo la decisione della Commissione Difesa di Palazzo Madama assume un’importanza rilevante.
A confermarlo le parole di Noemi Di Segni, presidente dell’Unione della Comunità Ebraiche Italiane, che ha così commentato:
Con il via libera al conferimento della Medaglia d’oro alla Brigata Ebraica arrivato pochi minuti fa da parte della Commissione Difesa del Senato le istituzioni italiane scrivono una pagina fondamentale di memoria, ma soprattutto di impegno rivolto al futuro. 
Questo solenne riconoscimento, merito in particolare della parlamentare Lia Quartapelle prima firmataria del disegno di legge, è chiaro un segnale rivolto al paese. 
A chi da sempre si schiera a difesa di determinati valori, a chi invece propende per iniziative e ideologie di segno opposto. Da oggi la memoria della Brigata, protagonista in prima linea nella liberazione del paese dal nazifascismo, è un patrimonio comune a tutti gli italiani. Non nascondo un profondo orgoglio e una profonda commozione“.
Lia Quartapelle, principale promotrice dell’iniziativa ricordata anche da Noemi Di Segni, era stata recentemente intervistata da L’Informale.
Senza dubbio la presa di posizione del parlamento italiano potrà contribuire a restituire giustizia e dignità storica a chi lo merita, ma soprattutto potrà fornire un utile contributo alla verità negata: a combattere per la liberazione dell’Italia, che viene ricordata ogni anno il 25 aprile, c’era la Brigata Ebraica. Non il Gran Mufti di Gerusalemme, alleato di Hitler. Un verità troppo scomoda per chi si autodefinisce antifascista e antinazista ma sventola le bandiere palestinesi.

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