Antisemitismo, Antisionismo e Debunking

Di Stefano, Di Maio e l’ossessione anti-Israele dei grillini

Manlio Di Stefano, dalla sua pagina facebook, annuncia il viaggio del Movimento 5 stelle in Israele e “Palestina” come un prosieguo del dialogo intrapreso da lui durante la sua prima visita in “Palestina”, luglio 2013, e continua il suo elenco di baggianate oscene assicurando che la soluzione del conflitto passi “solo” per le scelte del governo israeliano, smantellamento delle “colonie” e ritiro dello stato ebraico ai confini del ’67. Parlare di confini del ’67 significa soltanto imbrogliare la gente che non sa, che non è obbligata a conoscere la situazione e che quindi non si rende conto di essere raggirata in modo cinico e vile. I confini del ’67 non sono altro che una perfida menzogna per non dire che Israele dovrebbe tornare alla situazione territoriale del 1949, alle linee armistiziali, non certo confini, dell’epoca successiva alla prima guerra di indipendenza senza tener conto di tutte le altre guerre e aggressioni arabe per la distruzione totale di Israele che si sono succedute negli anni fino ad oggi.

I vigliacchi non hanno il coraggio di dire la verità e ammettere che chiedere a Israele di ritirarsi nei confini del 49, “i confini di Auschwitz” come li ha chiamati Aba Eban, equivalga a decretarne la fine. Lo sanno perfettamente che per Israele sarebbe un suicidio perché tutti i territori regalati ai palestinisti diventerebbero un’enorme Gaza. Luigi Di Maio spudoratamente dichiara “Esistono alcuni esempi di integrazione sia culturale che religiosa cui è importante guardare con fiducia. Uno di questi è la città di Betlemme dove, sotto la guida della sindaco Vera Baboun, convivono pacificamente cristiani, musulmani ed ebrei“. Convivono pacificamente cristiani, musulmani ed ebrei? Ma cosa sta dicendo? Come si può mentire in modo così vergognoso? Chissà, forse nella sua ignoranza non pensa di mentire, forse è convinto di dire la verità così come gliela raccontano i palestinisti, geni della manipolazione che trovano terreno fertile proprio in chi è digiuno di nozioni storiche e ha l’animo aperto all’odio.

A Betlemme vivono ebrei? Dove? Ce lo dica Di Maio dove ha visto ebrei a Betlemme e ci dica anche se i suoi amici palestinisti gli hanno raccontato che i cristiani, dal 99% del periodo in cui Betlemme era israeliana, sono scesi al 7% sotto il dominio dell’ANP. Scommettiamo che non glielo hanno detto!
Continua Di Maio: “Questa mattina, dopo aver visitato il campo profughi palestinesi di Aida, uno dei più grandi creatisi dopo la guerra del 1948, nonché simbolo della lotta palestinese per il diritto al ritorno, abbiamo incontrato la prima cittadina e abbiamo visitato la Basilica della Natività. Un luogo storico e simbolico per la cristianità“. Occupata e dissacrata da Hamas nel 2002, ricoperta di immondizie e di escrementi umani, acquesantiere distrutte a martellate… si sa ma non si dice, vero Di Maio?
Betlemme porta con sé tutta la pazzia di questo conflitto anacronistico: vi si celebra insieme la storia di Gesù ed è considerata una delle sedi della spiritualità delle più antiche religioni. Nello stesso tempo però si vede divisa, spaccata e umiliata da un muro, alto otto metri, che corre tra le sue strade e la taglia fuori dal mondo ricordandoci che non ci può essere pace senza integrazione e dialogo. Non ci può essere pace senza il rispetto del diritto internazionale e umano. Non ci può essere pace all’ombra di un muro illegale“.

Dunque un muro costruito per salvare la vita degli israeliani sarebbe illegale. Certo i grillini possono considerarlo tale dal momento che i kamikaze, ahiloro, non possono più entrare in Israele per fare stragi. “E dopo l’incontro con il primo cittadino abbiamo avuto modo di far visita ai nostri carabinieri della missione TIPH a Hebron. Qui abbiamo ascoltato le parole del responsabile della missione e dei vertici del contingente italiano. Ci hanno spiegato come circa l’80% dei conflitti nella zona siano dovuti ai comportamenti dei coloni israeliani.” Beh, i carabinieri non potevano dire altro, sarebbe impossibile vivere a Hebron e incolpare i palestinisti! Molto più prudente e sicuro gettare la colpa sugli ebrei e ricordiamo come i carabinieri inviati in missione a Gaza, dopo l’uscita dell’ultimo soldato di Zahal, abbiano resistito finché hanno potuto ma alla fine hanno dovuto abbandonare il territorio diventato incontrollabile e estremamente pericoloso. Hebron è diventata la succursale di Gaza in Giudea.

Come già ricordato tante volte le colonie israeliane in territorio palestinese sono illegali secondo tutta la comunità internazionale e dunque ostacolo alla pace. Ce lo ha ricordato l’Onu con numerose risoluzioni. Questo è un elemento fondamentale se si vuole la pace in questa terra martoriata.
Le “colonie” non esistono se non nel linguaggio “cattocomunista” italiano, in ebraico e in inglese si chiamano “insediamenti” peraltro legalissimi poiché Giudea e Samaria non sono ancora “territorio palestinese” e non erano mai appartenuti, prima, a nessun altro stato. Il trattato di Sanremo del 1920 recita che Giudea e Samaria, come tutta quella che viene chiamata Cisgiordania, doveva far parte del “Focolare ebraico” . Inoltre i palestinisti hanno sempre rigettato con sdegno ogni tipo di offerta israeliana per arrivare alla fine del conflitto e da anni rifiutano di incontrare il Governo.

Naturalmente il Movimento dei grillini non sa niente di terrorismo palestinista, non conosce lo statuto di Hamas che parla della distruzione di Israele. Potete qui leggere lo statuto in tutta la sua delirante realtà, richiama alla mente l’ideologia dell’Isis di Al Baghdadi e fa venire i brividi.

Lo statuto è tradotto da Hamza Picardo, padre di quel Davide Picardo rappresentante dei musulmani in Lombardia, che tutti i media televisivi fanno passare per “moderato”.
Il Movimento 5 Stelle non conosce l’incitamento all’odio che si fa quotidianamente nelle scuole palestinesi? Non glielo ha detto nessuno? Dalla scuola materna dove si insegna a bimbetti di 4, 5 anni che gli ebrei vanno sgozzati, all’università dove si insegna come legarsi candelotti di esplosivo e pallini di acciaio intorno alla vita e farsi saltare in mezzo a gente innocente urlando Allahu Akhbar.
L’ignoranza storica, l’arroganza e l’odio antisemita del Movimento 5 Stelle fanno paura se si pensa che è diventato il primo partito italiano e che, se si votasse oggi, andrebbe al governo.
Un governo guidato da un un comico come Grillo il cui pensiero politico si condensa tutto nei Vaffa urlati nelle piazze italiane, che mandavano tutti in visibilio. Ridevamo allora, credevamo fosse una gran pagliacciata, forse sorridevano anche i tedeschi quando Hitler urlava dalle piazze, forse anch’essi pensavano “non durerà” invece ha distrutto l’Europa con guerra e odio infinito.

Il destino dell’Italia sarà questo? I grillini al governo? Se sì, sarà colpa degli italiani che li voteranno… come i tedeschi hanno votato per Hitler e il nazismo.
Pare che i tre della delegazione grillina, Di Maio, Di Stefano e una sconosciuta donna, siano andati a visitare lo Yad Vashem, il Memoriale della Shoà. Una decisione ipocrita e sconcertante!
Non si può accettare che chi auspica la distruzione dello Stato di Israele, con l’eliminazione inevitabile di altri milioni di ebrei, si metta in testa la kippà del popolo che odia e vada ad accendere la fiamma nella grotta dove sono scritti i nomi dei campi della morte dell’Europa nazista. Fuori i grillini da Yad Vashem!

Articolo di Deborah Fait per Informazione Corretta

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