La moltiplicazione, ormai esponenziale delle iniziative e degli atti contro Israele ci regala, si fa per dire, sempre novità, tra cui il marchiare con adesivi con su scritto, “Questo prodotto uccide”, l’ultimo libro di Fiamma Nirenstein e uno di Isaac Bashevis Singer, dal titolo Viaggio in Israele, come è accaduto alla libreria Feltrinelli di Piazza Piemonte a Milano.
In questo contesto, si iscrive anche la anticipata contestazione del libro di Nathan Greppi, recensito su queste pagine da Niram Ferretti, https://www.linformale.eu/lodio-per-israele-e-le-sue-matrici/che verrà presentato alla Fiera del Libro di Torino. A questo proposito, la Lindau, casa editice del testo, ha diramato un comunicato:
“È bastato che Lindau programmasse al Salone del Libro la presentazione di un suo libro che ha per oggetto il rinfocolarsi dell’antisemitismo (Nathan Greppi, La cultura dell’odio. Media, università e artisti contro Israele) per suscitare la reazione di un gruppo denominato Intifadastudentesca e di un comitato o gruppo @torino.per.gaza. Alle 18 del 15 maggio hanno infatti convocato un “presidio” con lo scopo di ostacolare o impedire quella che ci pare una legittima espressione del libero pensiero.
Lindau da sempre ritiene che le idee si combattano con le idee, opponendo argomento ad argomento, con onestà e chiarezza. Non è però, evidentemente, l’opinione di tutti. Sempre più spesso l’avversario diventa il nemico, ogni mezzo viene usato per screditarlo e le urla (o peggio) sovrastano e soffocano il civile confronto fra posizioni differenti.
Su Israele e sulla guerra in corso ciascuno è libero di formarsi e di esprimere la propria opinione. Non possiamo però accettare che chi è portatore di un’opinione diversa venga intimidito e zittito e che tanti, troppi “benpensanti”, pochi giorni dopo aver celebrato il 25 aprile, assistano passivi a questo sfregio alla democrazia.
Invitiamo tutti coloro che hanno a cuore la libertà, di qualunque orientamento politico siano e qualunque sia la loro posizione riguardo a ciò che accade, a esprimere con la loro presenza alla nostra presentazione la ferma condanna di ogni comportamento intollerante”.
A questo intollerabile clima di odio fomentato da una propaganda incessante, chi ha a cuore la difesa di Israele non solo non ha alcuna intenzione di assuefarsi, ma continuerà a combatterlo attraverso l’uso della ragione, smentendo sempre in modo puntuale, preciso e circostanziato, le deformazioni e le menzogne.
