Elementi di propaganda

L'”inesplorato” di Minniti

Durante una puntata della trasmissione tv Tagadà, Marco Minniti, oggi presidente della Fondazione Med-or e già, tra le molteplici cariche da lui ricoperte, ex ministro degli Interni del governo Gentlioni ha affermato che a Gaza sarebbe in corso “una carestia organizzata”, rilanciando la menzogna che Israele stia volontariamente affamando la popolazione, https://www.linformale.eu/limmaginaria-carestia-a-gaza/fbclid=IwY2xjawKZESRleHRuA2FlbQIxMABicmlkETBOWFB2ZnlqQnAxYmtXbnphAR4HeX1QdLToDmjHFipawNLArefkE5UX3uO3uAoJHDLw_iLvjwMf26PkPh8IVg_aem_YQIewoSmKHAJyo0Xcv4-Jw aggiungendo poi, che a questo crimine se ne aggiungerebbe un altro, quello della eventualità dell’occupazione militare di Gaza, che qualora avvenisse, ci metterebbe di fronte a qualcosa di “inesplorato”.

Minniti, si guarda bene dallo specificare che Israele ha provveduto regolarmente ad inviare su base giornaliera, da un anno e mezzo, centinaia di camion di derrate alimentari all’interno della Striscia, così come che, secondo lo Shin Bet, ben il 60% di queste ultime è stato saccheggiato da Hamas e dunque non è mai arrivato alla popolazione. Persino Abu Mazen, presidente a vita dell’Autorità Palestinese, e certo non un amico di Israele, ha confermato che i viveri vengono rubati da “gang vicine a Hamas, che noi conosciamo bene”. Tutto ciò ha condotto Israele alla decisione di sospendere per due mesi l’ingresso di viveri all’interno della Striscia.

Quanto al fatto che l’occupazione militare di un territorio considerato nemico da parte di un esercito combattente sia qualcosa di “inesplorato”, di fatto si tratta di una  modalità bellica esplorata fin dagli esordi dell’umanità, ed ovviamente non occorre fare esempi, così come è già stata esplorata l’espulsione in massa della popolazione considerara ostile e pericolosa per la sicurezza di uno Stato. Gli esempi più recenti sono l’epulsione dei Serbi dalla Croazia negli anni Novanta a seguito della proclamazione dello Stato di Kraijna e degli Armeni da parte degli Azeri con conseguente soppressione della Repubblica dell’Artsakh avvenuta nel 2024, senza che tutti i riflettori del mondo si accendessero su di esse.

Non contento, Minniti ha affermato che Donald Trump starebbe cercando di porre un freno a Israele, senza riuscirci, perché “non riesce a librarsi da quel rapporto”, ovvero dal suo legame con esso. Siamo a un passo dall’affermare che gli Stati Uniti sono stretti nella morsa della “lobby ebraica”.

Minniti non fa alcuna fatica a fare dichiarazioni puerilmente demagogiche e false per apparire ai suoi stessi occhi e a quelli di chi lo ascolta un uomo nobile e sensibile, difensore dell’umanità. Ci vuole poco ad accodarsi, ingrossandola, alla lunga fila dei mostrificatori di Israele, ci vuole altrettanto poco a decostruire la più grossolana delle propagande.

 

 

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