Editoriali

Se questa è una musulmana moderata

Non c’era bisogno di prove, ma perlomeno da oggi abbiamo la certezza che in Italia risiedono musulmane moderate che odiano Israele e protestano contro la decisione del Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, di impedire l’ingresso al predicatore musulmano Tareq Al Swaidan, dalle idee tutt’altro che moderate e decisamente antisemite.
Esistono in rete video, sottotitolati in inglese, di sermoni del predicatore dai contenuti imbarazzanti. Tareq Al Swaidan parla spesso degli ebrei e di Israele, evocandone la distruzione, come in questa occasione

Dopo aver definito “eroi” i terroristi di Hamas, ecco in questo video altre parole di pace

https://www.youtube.com/watch?v=QjCsSRo4eoE

Nonostante questo, la sedicente musulmana moderata spesso invitata nei salotti televisivi italiani, Chaimaa Fatihi, si è scagliata contro la decisione di Alfano con parole pesanti e accuse durissime nei confronti di Israele e dei “sionisti”.
Il fatto è grave, perché la giovane modenese non solo è esponente di rilievo dei Giovani Musulmani Italiani, ma viene considerata come una musulmana tollerante e dialogante, quasi filo-occidentale, un perfetto esempio di integrazione ben riuscita. Nonostante non abbia mai condannato apertamente Hamas né preso le distanze dai Fratelli Musulmani. E non lo farà neppure in questa occasione, pur avendo ricevuto sollecitazioni da alcuni commentatori

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Inutile specificare che lo status della “moderata” Chaimaa ha scatenato i peggiori deliri tra i suoi fans o persone che la seguono, tra cui altri musulmani sicuramente moderati

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Laila, che si definisce “una palestinese”, ha risposto ad un utente, David Cohen, reo di avere una bandiera israeliana come immagine del profilo, facendogli sapere che “arabi israeliani” sia un’offesa e che la “bandiera israeliana è sporca e lurida di sangue”. “Non siamo antisemiti perché gli arabi sono semiti” prima dello sproloquio contro gli ebrei che si sentirebbero “eletti” e “di sangue blu”.

Chaimaa, dal canto suo, non sembra avere idee molto diverse

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I Giovani Musulmani Moderati si trasformano in “resistenti” quando c’è di mezzo Israele. Considerando che l’attivista in questione è ormai una prezzemolina in tv, sarebbe opportuno che il ministro degli interni Angelino Alfano, oltre a vietare l’ingresso a predicatori jihadisti, sappia che certe musulmane italiane perfettamente integrate pubblicano contenuti su facebook che dovrebbero essere almeno segnalati alla Digos.

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