Editoriali

Da che parte stare

Francesco Mola, Magnifico Rettore dell’Università di Cagliari è anche magnifica maschera partenopea, dice, non dice, si destreggia, per poi cedere e ammettere ma solo per ellissi.

Incalzato da studenti con kefiah, così di moda ultimamente tanto da essere indossata anche dal neoeletto Monsignor Pizzaballa durante la Messa di Natale a Betlemme, a proposito dell’opportunità di sganciare l’ateneo cagliaritano da qualsivoglia rapporto con Israele, spiega con mani curialmente giunte, che non si preoccupassero proprio gli studenti kefiati, non è il periodo di siglare nuovi accordi, e che comunque la situazione mondiale è complessa.

Ecco sì, la complessità, madre di ogni fumosità, di ogni chiaroscuro, ma comunque insomma, tra le riga, e mica tanto, si può contare su di lui perché il 7 ottobre quando ci fu “da parte di colleghi e di colleghe” la richiesta di prendere una posizione pro Israele, disse di no, adducendo chiaramente la complessità, anche se poi, a un certo punto, casca l’asino quando afferma compiaciuto di avere conosciuto Arafat. Arafat, mica Rosa Russo Iervolino.

Tutto però sta nel finale, memorabile, quello che gli studenti kefiati attendono, lui in Israele, dice loro, non ci è mai andato.

Capiamoci.

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