Islam e Islamismo

I furti (milionari) di Hamas non finiscono in prima pagina

Se si trattasse di un assalto al furgone portavalori lo chiamerebbero il furto del secolo. Se si trattasse di un furto informatico lo chiamerebbero il furto del secolo. Ma siccome si tratta di un furto commesso da Hamas ai danni di una ONG umanitaria i media tacciono, tutti d’accordo. E non hanno rubato spiccioli: si parla di 50/60 milioni di dollari, a rate di circa 7 milioni all’anno.
Lo scorso 16 giugno – ma lo si è saputo solo pochi giorni or sono – è stato arrestato dai servizi di intelligence israeliana il direttore della sezione di Gaza di World Vision, una ONG cristiana evangelica che dal 1950 opera in quasi 100 stati con 50.000 impiegati ed un bilancio di circa 2,6 miliardi di dollari. Si chiama Mohammed el-Halabi, ha un master in ingegneria ed è figlio di Halil, che è stato a capo del sistema scolastico di Gaza per conto delle Nazioni Unite. Entrambi sono membri di Hamas, e Halabi in particolare è stato arruolato dall’ala militare di Hamas, le Brigate Izzedin al-Qassam, nel 2004 allo scopo di infiltrarsi in una ONG umanitaria per poterne orientare le attività  a beneficio di Hamas.
El-Halabi è stato assunto da World Vision e nel 2010 ne è divenuto il responsabile per Gaza.
L’accusa è che in questi 6 anni Mohammed el-Halabi abbia dirottato su Hamas il 60% dei fondi destinati da World Vision ad attività di soccorso umanitario a Gaza. 80.000 dollari di donatori inglesi destinati alle famiglie più povere di Gaza , ad esempio, sarebbero stati utilizzati per costruire una fortificazione a Beit Hanun e per pagare i salari ed i bonus agli attivisti di Hamas. Membri dell’organizzazione terroristica sono stati schedati dalla ONG come agricoltori o pescatori aventi diritto all’assistenza ed i loro figli come disabili. Camion carichi di aiuti umanitari di World Vision che transitavano da Israele verso Gaza sono stati dirottati verso i centri commerciali gestiti da Hamas invece che verso i depositi della ONG. Un milione e mezzo di dollari all’anno destinati da World Vision al finanziamento di progetti civili sono stati versati in contanti ai battaglioni di Hamas unitamente ad altri 4 milioni di dollari all’anno destinati a combattere la povertà. 2.500 cartoni di cibo e 3.300 cartoni di prodotti per l’igiene sono stati consegnati ai combattenti di Hamas. Denaro destinato ai bambini feriti nel conflitto con Israele è stato assegnato alle famiglie di membri di Hamas. Gli aiuti in denaro invece sono stati utilizzati per comperare armi per i combattenti di Hamas nel Sinai, per finanziare lo scavo di tunnel verso Israele, per acquistare i materiali ed i macchinari necessari allo svolgimento di queste attività.
L’avvocato che difende el-Halabi ha affermato che il suo assistito è innocente, in quanto abitualmente arrivavano ai depositi di World Vision uomini armati di Hamas che portavano via tutto quel che volevano sotto la minaccia delle armi.
A seguito di questo arresto l’Australia ha bloccato gli aiuti che erano destinati a World Vision – 3,8 milioni di dollari negli ultimi tre anni – ed è prevedibile che altri paesi prenderanno decisioni analoghe.
Clicca per commentare

Devi accedere per inserire un commento. Login

Rispondi

Torna Su