Antisemitismo, Antisionismo e Debunking

Hadas Malka, poliziotta di 23 anni, uccisa a Gerusalemme dall’odio palestinese

Hadas Malka, poliziotta di 23 anni, è morta in seguito alle gravi ferite riportate. Era stata aggredita presso la porta di Damasco di Gerusalemme da un terrorista armato di coltello. La giovane era entrata a far parte della polizia di frontiera circa un anno fa ed era sergente. Lascia i genitori e cinque fratelli.
Pugnalata dall’aggressore sulla strada di Sultan Suleiman, vicino alla Porta di Damasco, la poliziotta è stata immediatamente trasportata all’Hadassah Hospital di Gerusalemme, dove ha subito un’operazione chirurgica d’emergenza, purtroppo inutile.
Il terrorista che l’ha aggredita è stato immediatamente abbattuto.

In una vicina località, presso la Caverna di Zedekiah, quasi contemporaneamente altri due terroristi, uno armato di coltello e l’altro di pistola, hanno preso d’assalto un check point della polizia di frontiera israeliana. I poliziotti hanno immediatamente aperto il fuoco, uccidendo gli aggressori ed evitando conseguenze peggiori.
Il duplice attentato ha caratterizzato la fine del terzo venerdì di Ramadan, durante il quale decine di migliaia di arabi palestinesi provenienti da Gerusalemme est e dai territori amministrati dall’Autorità Nazionale Palestinese hanno partecipato alle preghiere presso la vicina moschea di Al-Aqsa.

I media palestinesi hanno identificato i tre terroristi come Adel Ankush, 18 anni, dal villaggio di Deir Abu-Mash’al vicino a Ramallah, Bra’a Salah, 18 anni, dello stesso villaggio, e Amar Bedui, 31 anni, di Hebron.
Almeno altri quattro poliziotti sono rimasti feriti nel duplice attacco, per fortuna tutti lievemente.
Secondo il capo della polizia di Gerusalemme, Yoram Halevy, i terroristi potrebbero essere giunti dalla Giudea e Samaria proprio in occasione delle preghiere Ramadan.
“Durante il Ramadan c’è un gran numero di giovani (palestinesi) che entrano senza permesso, usufruiscono del Ramadan per entrare a Gerusalemme”, aggiungendo che “queste sono le conseguenze”.
Hamas ha dichiarato che “gli attacchi a Gerusalemme sono una nuova prova che il popolo palestinese continua la sua rivoluzione contro gli occupanti e che l’intifada continuerà fino alla completa libertà”.

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