Antisemitismo, Antisionismo e Debunking

La violenza sulle donne e le menti guaste

Una delle conseguenze più aberranti del post 7 ottobre, riguarda la rimozione della violenza selvaggia e senza limiti esercitata da Hamas sui corpi delle donne.

La rimozione sta nella mancanza di  quella che avrebbe dovuto essere e dovrebbe essere una indignazione  pubblica conclamata da parte del mondo femminile civilizzato per gli orrori indicibili perpetrati: stupri mutilazioni, profanazioni sui cadaveri.

Qui in Italia, dove da giorni e giorni si parla e scrive del caso Cecchettin, diventata il simbolo del femminicidio, nessuna femminista, nessuna di coloro che sono scese in piazza il 25 novembre ha enfatizzato quello che è accaduto in Israele il 7 ottobre, si sono anzi viste, in alcune piazze, bandiere palestinesi.

La ragione di tutto ciò è semplice ed abbietta al tempo stesso, le donne stuprate, uccise, mutilate, sono israeliane, sono cioè donne che appartengono a uno Stato percepito come ingiusto e violento nei confronti di una popolazione vittimizzata, quella palestinese.

D’altronde, l’esimio Segretario dell’ONU, Antonio Guterres, condannando l’eccidio di Hamas, ha poi dovuto aggiungere immediatamente che la sua causa sta nell'”occupazione” israeliana. ONU, che solo dopo innumerevoli proteste e assai tardivamente si è poi accinto a condannare blandamente le efferatezze di Hamas nei confronti delle donne.

Ci sono dunque donne e donne, e alcune sono più vittime di altre, così come ci sono vittime e vittime, e alcune sono più vittime di altre.

L’ideologia è un guasto della mente, una corrosione della facoltà di giudizio e di comprensione del reale. Quando si tratta di Israele, questa corrosione giunge all’apice.

Oggi Hamas nega gli stupri e le violenze, nonostante la mole montante e incontrovertibile delle prove a suo carico.

Dopo l’ebrezza sadica e  selvaggia dell’orgia del sangue e dello stupro, ha capito che l’emergere nella sua chiarezza di ciò che ha perpetrato, non è una buona pubblicità persino in questo occidente dove numerosi utili idioti sono scesi in piazza e scendono in piazza contro Israele e a favore del terrore.

Siamo già, dunque, alla fase del negazionismo. Era prevedibile e inevitabile.

Le donne e non solo le donne, scese in piazza contro il “patriarcato”, farebbero bene a rivolgere la  loro attenzione alla società che ha prodotto Hamas, dove il patriarcato vero, non quello immaginario, è fondante e pervasivo, parallelo a una cultura della morte e del disprezzo assoluto per le donne non islamiche, nello specifico per le donne ebree, e in grado di generare chi ha perpetrato il maggiore femminicidio collettivo dell’epoca moderna.

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