Antisemitismo, Antisionismo e Debunking

Le nuove orribili verità sul massacro di Monaco raccontate da due vedove

La rivelazione di due vedove e alcune foto troppo cruente per essere mostrate in pubblico. A più di 40 anni di distanza dal massacro di Monaco arrivano nuove e agghiaccianti verità. Gli atleti israeliani che partecipavano alle Olimpiadi del 1972 sono stati picchiati, torturati e addirittura uno di loro è stato evirato, prima di essere uccisi dai fedayn palestinesi del commando Settembre Nero.
A raccontare l’atroce verità su quel 5 settembre 1972 sono state le vedove di due degli undici atleti massacrati per 20 ore dai terroristi: Ankie Spitzer e Illna Romano.
Le drammatiche rivelazioni delle due donne sono state riportate dal New York Times.
Una verità tenuta nascosta per 20 anni: gli avvocati delle vedove erano venuti in possesso dei documenti e delle fotografie già nel settembre 1992, vent’anni dopo il massacro. E le donne, dopo aver visto le immagini impressionanti, hanno deciso di non parlarne mai. Fino ad oggi.

Il marito di Illna, Yossef, era sollevatore di pesi. Ha cercato di affrontare i terroristi, ma è stato sopraffatto e lasciato morire davanti agli altri atleti. Poi evirato, non è chiaro se prima o dopo la morte.
«Era peggio di quanto mi immaginassi» ha raccontato Illna Romano. «Il momento in cui ho visto quelle foto è stato dolorosissimo. Fino a quel giorno mi ricordavo Yossef come un giovane uomo con un grande sorriso. Quel momento ha cancellato tutto quello che ricordavo di lui».
Non è stato l’unico picchiato selvaggiamente: altri cadaveri sono stati ritrovati con le ossa fratturate. «I terroristi hanno sempre sostenuto di non essere entrati in azione per uccidere» ha detto Ankie Spitzer, moglie dell’allenatore di scherma Andre «ma di volere solo la liberazione dei loro compagni dalle celle in Israele».

La verità sarà raccontata in un documentario,  Munich & Beyond, che verrà presentato al pubblico a inizio 2016.
Il prossimo settembre sarà inaugurato il museo in ricordo delle vittime presso il Villaggio Olimpico di Monaco.
Nel massacro del 1972 sono stati uccisi 11 atleti israeliani, due immediatamente e altri 9 dopo ore di torture.
Morì anche un poliziotto a causa del successivo conflitto a fuoco nell’aeroporto di Monaco, in cui persero la vita anche 5 degli 8 terroristi. I tre sopravvissuti sono stati arrestati ma rilasciati dopo poco più di un mese nell’ambito della trattativa per il dirottamento sopra Zagabria di un aereo della Lufthansa.

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