Islam e Islamismo

L’Iran fomenta i jihadisti palestinesi a riprendere ostilità contro Israele

L’Iran sta fomentando i jihadisti palestinesi a riprendere le ostilità contro Israele, secondo quanto un funzionario della sicurezza palestinese ha rivelato al giornale Breitbart Jerusalem.
La fonte sostiene che i servizi di sicurezza palestinesi abbiano notato un maggiore impegno da parte delle organizzazioni terroristiche della Jihad Islamica finanziate dall’Iran a Gaza per reclutare adepti in Cisgiordania, in particolare all’interno e intorno alle città di Hebron e Jenin.

Ai funzionari dell’Autorità Palestinese è stato impedito di operare a Gaza dal colpo di stato del 2007, in seguito al quale Hamas ha preso il controllo del territorio, ma secondo le informazioni raccolte dall’ANP i funzionari iraniani della Guardia Rivoluzionaria hanno fatto pressione alla Jihad islamica affinché istituisca una rete terroristica in Cisgiordania.

Alcuni documenti specificano che l’Iran, incoraggiato dal successo di Hamas “nel ripristino delle sue infrastrutture in Cisgiordania”, abbia incaricato Hezbollah di reclutare militanti prima associati all’ala militare di Fatah e poi più recentemente abbia optato per la Jihad islamica, nella speranza che il gruppo terroristico possa ricostruire le proprie infrastrutture in West Bank dopo che sono state distrutte in seguito alla fine della seconda intifada.

La scorsa settimana, i media israeliani hanno riferito che i membri di una cellula della Jihad islamica sono stati arrestati perché stavano pianificando di effettuare un attacco ad un matrimonio nel sud di Israele e di rapire soldati israeliani.
Tra questi, un seguace della Jihad islamica che è stato arrestato durante il tentativo di entrare in Israele spacciandosi per un uomo d’affari internazionale, oltre ai complici che gli avrebbero dovuto garantire la copertura: due palestinesi che risiedevano in Israele illegalmente e un arabo israeliano.
Il funzionario palestinese ha detto che la copertura del seguace della Jihad islamica è stata fatta saltare nel momento in cui ha insistito per entrare in Israele pur avendo perso il contatto con i suoi complici che erano già stati catturati. “Non è chiaro il motivo per cui non sospettava che un possibile motivo del fatto che fossero scomparsi fosse costituito dal loro arresto. Da due settimane erano in stato di detenzione, ma il terrorista ha ugualmente insistito per raggiungere il valico di Erez, tra Gaza e Israele”.

Secondo il funzionario, i tentativi dell’Iran di riaccendere l’attività terroristica della Jihad islamica sono destinati a continuare.
Un attivista della Jihad islamica è stato recentemente arrestato vicino a Jenin e ha confessato di essere stato reclutato da operatori di Gaza e che alcuni dei fondi che finanziano la sua cellula arrivano dall’Iran.
E’ notizia di questi giorni anche la nomina di Imad al Alami, uomo considerato molto vicino all’Iran e alla Siria, come leader politico di Hamas a Gaza. Un ulteriore passo di avvicinamento tra Iran e terrorismo palestinese.

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