Islam e Islamismo

Tawfik Hamid, ex terrorista pentito: “I palestinesi? Non vogliono che gli ebrei sopravvivano”

Tawfik Hamid è una voce unica nel mondo islamico. Sebbene sottolinei di non aver mai commesso crimini violenti, si autodefinisce un ex-terrorista per aver fatto parte del gruppo militante egiziano al-Gama’a al-Islamiyya, gruppo che frequentò insieme ad Ayman Al-Zawahiri che in seguito divenne un leader di Al-Qaeda. Circa 35 anni fa, Hamid ebbe un risveglio spirituale e divenne consapevole della minaccia costituita dall’islam radicale. Fu allora che iniziò a insegnare una moderna interpretazione pacifica dei più importanti testi islamici.

E’ autore del libro “Inside Jihad” ed è ricercatore presso il Potomac Institute di scienze politiche. E’ stimato da personalità di spicco che dicono di lui: “E’ un grande studioso la cui conoscenza del terrorismo è estremamente importante. Non ci sono dubbi sulla sua esperienza diretta e sulla profondità della sua conoscenza. E’ davvero prezioso” (tenente generale Claude “Mick” Kicklighter, ex ispettore generale del Pentagono), “La sua conoscenza dell’islam radicale è indispensabile per poterlo sconfiggere” (ambasciatore James Woolsey, ex direttore della CIA ), “Le nozioni nebulose, alimentate dai principali mezzi d’informazione e da una mentalità americana politicamente corretta, si dissipano alla luce del sole grazie all’analisi e alla guida ragionata fornite dal dottor Hamid” (Thomas P. McDevitt, presidente del Washington Times).

Hamid ha rilasciato un’intervista in cui spiega brevemente la sostanza della questione palestinese. Alla domanda del giornalista: “La questione palestinese è davvero un conflitto territoriale, secondo lei?”, Hamid ha risposto: “No, non lo penso assolutamente. E’ una questione religiosa… Il problema con i palestinesi è che non vogliono che sopravvivano gli ebrei.”

Ritiene che il vero messaggio dell’Islam sia stato travisato da molte persone, le quali nel corso della storia hanno offeso la religione interpretandola in modo errato. Racconta di aver cominciato a predicare nelle moschee per promuovere il suo messaggio e di essere per questo diventato un bersaglio di militanti islamisti che l’hanno minacciato di morte.

Esprimendo la sua opinione su un possibile processo di pace tra Israele e l’Autorità palestinese, il dottor Hamid ha detto che le colpe dell’attuale fallimento ricadono sulla leadership palestinese. Ha affermato che la sofferenza degli arabi deve essere riconosciuta, ma la causa è la loro leadership. Ha aggiunto che l’Autorità palestinese e Hamas stanno cinicamente e immoralmente usando la situazione degli arabi per interesse politico.

“Un milione di arabi vivono in Israele con gli ebrei e non soffrono come gli arabi che sono effettivamente controllati dagli arabi. Per essere onesti, bisogna dire che la sofferenza palestinese c’è a causa della leadership, non a causa di Israele ” ha detto il dottor Hamid.

“La soluzione è nelle mani dei palestinesi. Devono prendere la decisione di porre fine alle sofferenze del loro popolo”.  Hamid ha affermato che la chiave per la pace consista nel cambiare l’atteggiamento dei palestinesi nei confronti di Israele. Se i palestinesi tendono davvero la mano verso la pace tutto può essere risolto, ha aggiunto.

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