Antisemitismo, Antisionismo e Debunking

Tzipi Livni denunciata da filo-palestinesi: polizia britannica voleva interrogarla

L’influente politica israeliana Tzipi Livni è stata convocata dalla polizia del Regno Unito per essere interrogata a Londra su presunti crimini di guerra.
Livni ha ricevuto una lettera da parte della polizia giovedì scorso, ma la convocazione è stata annullata in seguito a colloqui diplomatici tra Israele e il Regno Unito.
Il caso si riferisce all’operazione Piombo Fuso a Gaza nel 2008-2009, quando Tzipi Livni era ministro degli Esteri.
La polizia ha fatto sapere che non ci sono indagini in corso su presunti crimini di guerra. Sono stati attivisti filo-palestinesi a presentare una serie di denunce contro funzionari israeliani, tra cui Tzipi Livni, in questi ultimi anni.
Un mandato d’arresto contro di lei era stato emesso dal Regno Unito nel 2009, innescando una scontro diplomatico tra i due paesi. L’allora ministro degli Esteri era stata costretta ad annullare la sua visita.

Nel 2011, la legge britannica è stata modificata per rendere più difficile l’ottenimento di mandati di arresto per i personaggi pubblici israeliani in visita in veste ufficiale.
In questa occasione, Tzipi Livni – ora membro della Knesset per l’Unione Sionista, di centro-sinistra – ha visitato il Regno Unito per partecipare a una conferenza organizzata dal quotidiano Haaretz e dalla comunità ebraica britannica.
L’interrogatorio avrebbe dovuto essere su presunti crimini di guerra e sospette violazioni delle Convenzioni di Ginevra durante l’Operazione Piombo Fuso a Gaza, nel 2008 e 2009.

I contatti diplomatici urgenti effettuati tra i due paesi hanno permesso a Tzipi Livni di ottenere l’immunità diplomatica. In un comunicato, l’ambasciata israeliana a Londra ha espresso la sua preoccupazione per l’assurda decisione di interrogare l’ex ministro della difesa di Israele.

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