Israele e Medio Oriente

Silvana Winer, la psicologa israeliana angelo dei terremotati ad Amatrice

L’organizzazione umanitaria israeliana IsraAID è stata la prima a fornire aiuti all’Italia dall’estero per i terremotati, in seguito al devastante sisma che ha colpito Amatrice e i comuni limitrofi lo scorso 24 agosto.
Tra i primi a essere reclutati, la psicologa Silvana Winer, nata a Roma ed emigrata in Israele all’età di 20 anni. Parla l’italiano come lingua madre e conosce perfettamente la cultura italiana: è stata quindi preziosa per la squadra IsraAID.
“E’ successo tutto così in fretta e io non potevo credere di essere tornata in Italia non per assaggiare i famosi piatti di Roma, ma questa volta per aiutare” ha detto Silvana Winer. “Sono qui per aiutare in qualsiasi modo che posso.”

Ad Amatrice, Silvana Winer ha operato in stretto coordinamento con la Croce Rossa locale e il medico personale dei Carabinieri italiani. Il suo ruolo è stato quello di lavorare fianco a fianco con le squadre di soccorso, aiutando le famiglie ad identificare i propri cari intrappolati sotto le macerie.

“Provo molta empatia con la lunga storia di terremoti in questa regione essendo cresciuta in Italia. E’ sempre doloroso vedere tale distruzione, bei villaggi nel caos e comunità fatte a pezzi” ha commentato l’italo-israeliana.
Domenico Carlucci, infermiere con i Carabinieri, spiega invece il processo di identificazione dopo che i corpi vengono estratti dalle macerie. “Il cadavere spesso è schiacciato e deformato, quindi difficili da identificare. Per alleviare il dolore alle famiglie, sono mostrate solo immagini selezionate dei corpi a scopo di identificazione iniziale. Una volta che vengono trovati piccoli riscontri, le famiglie sono autorizzate a vedere il corpo e identificarlo ufficialmente”.

E’ importante ridurre al minimo l’esposizione dei cadaveri ai famigliari, a causa delle condizioni talvolta pessime dei corpi. Silvana Winer ha aiutato le famiglie a ricordare dettagli specifici che possano aiutare all’identificazione. E’ un compito raccapricciante, ma che può almeno portare a una degna sepoltura e alla fine dell’incertezza.
Un team di psicologi di IsraAID ha assistito le famiglie durante tutto il processo di identificazione dei corpi.
“Una donna che ho aiutato mi ha davvero commosso” ricorda Silvana Winer. “Aveva chiaramente solo bisogno di qualcuno che la ascoltasse, qualcuno che stesse con lei durante il suo momento più difficile. Abbiamo trascorso due giorni insieme e ha dimostrato gratitudine per questo”.
“Anche se questa è una comunità molto forte, quasi tutti qui si soffrono. Le persone qui hanno bisogno di questo tipo di sostegno. I sopravvissuti e le famiglie dei deceduti meritano tutto l’aiuto che possono ottenere. Questo è il motivo per cui siamo qui.”

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