Islam e Islamismo

Contrordine dell’Isis: burqa vietato alle donne nei centri militari

A lungo la “polizia etica” dell’Isis ha picchiato o addirittura ucciso le donne che rifiutavano di indossare il burqa per coprire il loro volto e il loro corpo. Ora, lo Stato Islamico ha cambiato idea. Le donne che entrano negli edifici militari di Mossul non dovranno più avere il volto coperto, questo in seguito al fatto che alcuni comandanti dell’Isis sono stati uccisi da donne che indossavano il burqa.
E’ dunque un problema di sicurezza: le donne si coprono il volto e poi uccidono i gerarchi dello Stato Islamico. Un boomerang. E dopo aver fatto rispettare brutalmente la legge imposta, ora serve una scappatoia. Un altro divieto, insomma.
A riportarlo è il Daily Mail, che cita come fonte il sito Iran Frontpage.

Il severo “codice di abbigliamento” imposto dall’ISIS obbligherebbe tutte le donne ad essere coperte dalla testa ai piedi, per giunta vestite di nero. Un codice che dovranno continuare a rispettare, tranne che nei centri militari di Mossul e di altre città controllate dall’Isis.
Nel frattempo, l’Isis ha perso la città siriana di Manbij e alcune donne hanno festeggiato proprio bruciando i burqa che erano state costrette ad indossare fino a quel momento.
La perdita di Manbij, occupata dallo Stato islamico dall’inizio del 2014, è un duro colpo per lo Stato Islamico, essendo considerata di importanza strategica.

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