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Come investire sulla StartUp Nation

Importante novità per gli investitori che desiderano puntare sul boom della tecnologia Israele.

Grazie ad un accordo fra il NASDAQ, la borsa di Tel Aviv e la BlueStar Indexes, presto sul tabellone di Times Square comparirà il primo ETF (Exchange Traded Fund) che replica l’andamento di un paniere di società tecnologiche israeliane, o collegate ad Israele. Lo strumento sarà denominato “BlueStar TA-BIGITech Israeli Technology exchange traded fund (ETF)”, e sarà scambiato sul Nasdaq con il ticker symbol “ITEQ”.

Ma che cos’é un ETF e quali saranno in vantaggi per gli investitori?

Un ETF è una popolare forma di investimento, a metà strada fra un fondo di investimento e un’azione. Come il primo, rappresenta un paniere diversificato di società, selezionato da uno o più gestori. Come un’azione, non necessita dell’intermediazione di un promotore finanziario per essere acquistato: è sufficiente inserire la denominazione o il simbolo nel motore di ricerca della propria piattaforma di trading online per essere acquistato.

A differenza dei fondi, l’ETF è “a gestione passiva”: i gestori si limitano a replicare il paniere sottostante, la cui performance entrerà direttamente nelle tasche degli investitori. Ciò garantisce costi di gestione e commissioni per il sottoscrittore estremamente bassi. A differenza dei fondi, e al pari delle azioni, è possibile acquistare anche soltanto una azione.

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Le 65 società incluse nel paniere rappresentato da “ITEQ” sono quotate sul listino TASE di Tel Aviv, nonché sulle piazze di New York, Londra e Singapore. I settori rappresentati includono la tecnologia, l’informatica, la cybersicurezza, le fonti energetiche pulite e rinnovabili, la biotecnologia, l’agricoltura sostenibile e biologica e la tecnologia per la difesa. Come argomenta facilmente il direttore degli investimenti di BlueStar, «si tratta di un’opportunità unica per accedere come investitori alla tecnologia israeliana di rilevanza mondiale», e alle società di quella che è stata efficacemente battezzata la “StartUp Nation”.

Fonte: Il Borghesino

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