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Ha salvato 218 ebrei dopo l’8 settembre: caserma intitolata al Carabiniere eroe

Bruno Pilat era un Carabiniere, arruolatosi nell’Arma a 18 anni appena compiuti. Ci è rimasto per 39 anni, aiutando 218 ebrei croati a fuggire in Svizzera dopo l’8 settembre 1943, quando era comandante ad Aprica.
Per questo si è meritato la Medaglia d’Argento al Valor Civile alla memoria.
Ieri, Cison di Valmarino, Comune che conta poco più di 2.000 abitanti in provincia di Treviso e fa parte del club dei Borghi più belli d’Italia, ha deciso di intitolargli la locale caserma dei Carabinieri.
Alla cerimonia solenne ha partecipato anche la figlia di Bruno, Bianca Pilat, 71enne.

Bruno Pilat è scomparso nel 2006 all’età di 93 anni.
Il 25 maggio 2011 gli era stata consegnata la Medaglia d’Argento al Valor Civile con la seguente motivazione:

Comandante di stazione carabinieri, con generoso slancio ed eccezionale senso di abnegazione, si adoperò durante l’occupazione nazista per alleviare le sofferenze di molti cittadini ebrei jugoslavi confinati nel territorio italiano, proteggendoli dalle violenze fisiche e favorendone l’espatrio clandestino in Svizzera

Catturato e deportato in Germania, ha subito stenti e privazioni di ogni tipo, meritandosi anche la Medaglia d’Onore riservata ai deportati.
Tra le onorificenze, anche la medaglia di bronzo al valor militare, conferitagli nel 1938.

 

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