Israele e Medio Oriente

Il mito dei civili innocenti di Gaza

Da quando i terroristi di Hamas e della Jihad islamica, insieme a comuni arabi musulmani di Gaza, hanno invaso Israele, ucciso, violentato e rapito donne e bambini, il dibattito si è concentrato su quanto siano innocenti. E con quanta facilità Israele dovrebbe essere in grado di affrontarli.

Nelle settimane successive, Israele è stato catechizzato in merito a una risposta “sproporzionata” e sull’urgente necessità di evitare vittime civili. Ciò è un po’ complicato quando si combatte un gruppo terroristico islamico la cui unica vera strategia difensiva è nascondersi dietro i civili. Combattere i terroristi islamici senza uccidere i civili è come cercare di invadere la Russia evitando il freddo. È impossibile.

Ma da quando l’amministrazione Bush stabilì che il vero problema in Afghanistan e Iraq non era dovuto a un culto e una cultura della morte, ma alla mancanza di democrazia, le nostre élite sono state impegnate a fingere che oltre mille anni di terrore fossero dovuti alla mancanza di democrazia e di elezioni libere ed eque.

L’amministrazione Bush ottenne le elezioni in Cisgiordania e a Gaza. E Hamas vinse. Poi Obama ottenne le sue elezioni in Egitto e in tutto il Nord Africa, e vinsero i Fratelli Musulmani, l’organizzazione imparentata a Hamas e ad Al Qaeda. Stiamo ancora pagandone le conseguenze.

La “democrazia” ha consegnato l’Iraq e Gaza all’Iran. E, come conseguenza è emerso l’Isis.

Mentre Hamas utilizza i pazienti in terapia intensiva e i bambini nelle unità di terapia intensiva neonatale come scudi umani per le proprie basi, cosa pensano i “palestinesi ordinari”, quelli che i liberali sono convinti siano parti innocenti in tutto ciò?

Lo ha messo in luce un  recente sondaggio  condotto dall’Arab World for Research and Development (AWRAD) tra i residenti arabi musulmani della Cisgiordania e di Gaza, conosciuti a partire dal 1967 come “palestinesi”.

Il 74% ha appoggiato le atrocità di Hamas del 7 ottobre. Di questi il 59% le sostiene “estremamente” e un altro 15% “abbastanza”. Solo il 7% si è dichiarato “estremamente contrario” e il 5% piuttosto contrario.

Il 74% è a favore dell’omicidio, dello stupro e del rapimento degli ebrei e solo il 12% è contrario.

Solo il 7% è “estremamente” contrario all’omicidio e al rapimento di bambini.

Si tratta di un’obiezione morale o tattica? Vediamo la ripartizione per regione.

L’83% degli abitanti della Cisgiordania, governata dall’Autorità Palestinese, ha affermato di sostenere le atrocità di Hamas. Solo il 7% si è detto contrario. A Gaza l’entusiasmo è notevolmente inferiore, pari al 63%. Ma dopo settimane di bombardamenti e raid, solo il 20% sembra aver deciso che sia stata una cattiva idea.

Perché solo il 7% dei cittadini della Cisgiordania si è opposto, mentre a Gaza si è opposto il 20%?

Il 74% ha appoggiato le atrocità di Hamas del 7 ottobre. Di questi il 59% le sostiene “estremamente” e un altro 15% “abbastanza”. Solo il 7% si è dichiarato “estremamente contrario” e il 5% piuttosto contrario.

Il 74% è a favore dell’omicidio, dello stupro e del rapimento degli ebrei e solo il 12% è contrario.

Solo il 7% era “estremamente” contrario all’omicidio e al rapimento di bambini.

Si tratta di un’obiezione morale o tattica? Vediamo la ripartizione per regione.

L’83% degli abitanti della Cisgiordania, governata dall’Autorità Palestinese, ha affermato di sostenere le atrocità di Hamas. Solo il 7% si è detto contrario. A Gaza l’entusiasmo è notevolmente inferiore, pari al 63%. Ma dopo settimane di bombardamenti e raid, solo il 20% sembra aver deciso che sia stata una cattiva idea.

Perché solo il 7% dei cittadini della Cisgiordania si è opposto, mentre a Gaza si è opposto il 20%?

Quel 13% in più di abitanti di Gaza riflette forse un popolo (leggermente) più propenso a dare valore alla vita umana o sostenitori del terrorismo che, come i loro compagni in Cisgiordania, preferiscono che qualcun altro agisca al posto loro? Se l’attacco fosse arrivato dalla Cisgiordania, l’83% (invece di solo il 63%) degli abitanti di Gaza sarebbe entusiasta del massacro e della decapitazione degli israeliani?

Il sondaggio ha posto alcune altre domande che sono arrivate al nocciolo della questione.

La maggioranza credeva che le atrocità di Hamas fossero una risposta islamica alla “profanazione di Al Aqsa” che consente agli ebrei di mettere piede nell’ex sito del Sacro Tempio.

Il 98% a Gaza e in Cisgiordania ha affermato di sentirsi “orgoglioso” come “palestinese” in merito alla guerra.

Il 74% prevede che i combattimenti finiranno con la sconfitta delle forze israeliane a Gaza.
Solo il 17% sostiene una soluzione a due Stati, mentre il 77,7% vuole distruggere Israele e sostituirlo con uno Stato “palestinese”.

Ci sono civili innocenti a Gaza? Probabilmente molto meno che a Berlino o Tokyo nel 1944.

I tedeschi appoggiarono Hitler e i giapponesi appoggiarono la macchina da guerra imperiale. Quei dissidenti e oppositori che non erano d’accordo non solo su basi tattiche, ma anche morali, costituivano una esigua minoranza. Si tratta di una minoranza molto più risicata tra i cosiddetti palestinesi.

La maggioranza “palestinese” vuole una guerra combattuta dai terroristi islamici per distruggere Israele.

Non si lamentano e chiedono un cessate il fuoco perché non vogliono la guerra, ma perché stanno perdendo la guerra che volevano. Vogliono ancora la guerra, vogliono solo vincerla.

Quando passi tutto il tuo tempo a sognare di invadere e distruggere un altro paese, puoi anche essere un civile, ma non sei più innocente del membro medio del partito nazista.

Attualmente Hamas è molto più popolare in Cisgiordania (indice di gradimento dell’88%) che a Gaza (indice di gradimento del 59%), ma la Brigata Al Aqsa, la parte militare di Hamas, ottiene ottimi risultati in Cisgiordania (86% di gradimento) e al (69%) a Gaza. Questi sono i numeri per cui i quali Biden farebbe carte false.
E non confondiamo nemmeno i quasi 9 su 10 in Cisgiordania e i 7 su 10 a Gaza con una mancanza di entusiasmo per il terrorismo islamico.
Le Brigate Al Qassam, il braccio terroristico diretto di Hamas, hanno il 95% di consenso in Cisgiordania e il 78% a Gaza.
La Jihad islamica raggiunge il 93% in Cisgiordania e il 72% a Gaza.
La Brigata dei Martiri di Al Aqsa è presente all’88% in Cisgiordania e al 70% a Gaza.
Ma torniamo alla democrazia. Chi vogliono che gestisca il posto?
Il 75% degli abitanti della Cisgiordania e il 68% di quelli di Gaza vogliono un governo di unità nazionale  composto dai vari gruppi terroristici islamici che includa naturalmente  anche Hamas.
La democrazia non è una cosa bella? Il popolo “palestinese” vuole essere governato dai terroristi. Vogliono una guerra. E poi piangono davanti alle telecamere quando la guerra che avevano chiesto accade davvero.
Questo è ciò che vogliono i “palestinesi” e ciò che piace loro. Chi non gli piace? Tutti.

Il 98% dei coloni arabi musulmani in Cisgiordania odiano l’America, così come il 96,8% di quelli di Gaza. È comunque meglio del Regno Unito, odiato dal 100% dei coloni arabi musulmani in Cisgiordania e Gaza. In realtà odiano l’America e il Regno Unito più di Israele, che è solo al 97,3%.

Ma non sentitevi troppo a disagio, americani, israeliani e inglesi, perché odiano tutti.

Nessun paese, compreso l’Iran, ottiene nemmeno il 5% di valutazione “molto positiva”. Al 63% non piace l’Iran, al 27% piace e solo al 4% piace davvero, anche se si è dissanguato finanziando il terrorismo.

Al 64% non piace la Turchia, anche se Erdogan, il dittatore islamico, ha fatto di tutto per aiutarli.

All’85% non piace l’Egitto, all’86% non piace la Giordania, al 95% non piace l’Arabia Saudita e al 95% non piacciono gli Emirati Arabi Uniti, anche se questi sono i paesi arabi musulmani che forniscono loro aiuti.

Dimostrando che l’ingratitudine è l’unica caratteristica “palestinese” coerente: al 92% non piace l’UE, all’88% non piacciono le Nazioni Unite e il 69% riesce ad essere contro la Croce Rossa.

La Russia, che ha creato l’intera causa “palestinese” e continua a sostenerla, ottiene alcuni dei numeri migliori. Solo al 57% non piace la Russia e al 60% non piace la Cina.

Ancora più ingrati, all’85% non piacciono i media occidentali.

I “palestinesi” hanno una agenzia alle Nazioni Unite a loro dedicata (UNRWA) e ricevono miliardi di dollari. Dei loro bisogni si prendono cura le persone che odiano, l’America, Israele, l’Egitto e gli Emirati Arabi Uniti, per non parlare delle Nazioni Unite e della Croce Rossa, che vengono ripagati con il loro odio.

Se dai loro cibo gratis, ti odieranno intensamente, e se gli dai i razzi gratis, ti odieranno un po’ meno. L’unica cosa che vogliono fare è uccidere le persone e poi ucciderne  ancora altre.

Questa non è una cultura o un paese: è un culto della morte xenofobo che odia il mondo intero.

Non li vorresti avere come vicini o come rifugiati. Israele è incastrato con loro. Il resto del mondo non deve esserlo. Smettete di dare loro soldi, smettete di ascoltare la loro propaganda e smettete di preoccuparvi per loro.

La nostra fede nella democrazia ci ha convinto a sprecare sangue cercando di portare la democrazia in Iraq e Afghanistan. E poi abbiamo consegnato l’Afghanistan ai talebani con la clausola che si sarebbero candidati a una carica pubblica. Il Dipartimento di Stato continua a chiedere ai talebani di indire le elezioni.

Cosa c’è dietro questa follia? Ci rifiutiamo di accettare il fatto che alcune persone sono cattive. Non importa quali orrori commettano, siamo certi che sia solo una “piccola minoranza di estremisti” che hanno “frainteso l’Islam” e sicuramente non sono rappresentativi della stragrande maggioranza delle persone amanti della pace che vogliono le stesse cose che vogliamo noi e semplicemente non le ottengono perché non è stata data loro l’opportunità.

La domanda inquietante a cui non ci piace pensare è: cosa accadrebbe se nulla di tutto ciò fosse effettivamente vero?

Nel Libro della Genesi, Abramo supplica Dio di risparmiare Sodoma. Il Signore è d’accordo  solo se si possono trovare dei giusti nella  famigerata città. Il patriarca contratta con Dio per un numero sempre più piccolo di persone giuste finché non si scopre che ce n’è solo una. E deve fuggire per salvarsi la vita prima che Sodoma venga distrutta. Le persone di oggi si trovano a disagio con questa storia.

Non crediamo davvero nel male. Anche quando lo affrontiamo faccia a faccia, per esso troviamo delle scuse. E il male allora è in grado di manipolarci, di sfruttare le nostre simpatie quando non ne ha nessuna per noi.

Vedete, c’è una buona notizia da quel sondaggio. Il 90% dei “palestinesi” vorrebbe un cessate il fuoco, mentre il 77,7% vorrebbe vedere la guerra concludersi con la distruzione di Israele. Quanto bisognerebbe essere idioti per concederglielo?
Traduzione di Niram Ferretti

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