Antisemitismo, Antisionismo e Debunking

“L’antisionista” Comizzoli vuole boicottare l’antisionista (ma ebrea ed israeliana) Noa

Samantha Comizzoli è un’attivista italiana che combatte per i diritti dei palestinesi che sarebbero messi a repentaglio dai “sionisti”.
Noa è una cantante ebrea israeliana, non tanto amata in patria per le sue posizioni fortemente critiche nei confronti di Israele. Ha contestato apertamente il premier Netanyahu, prendendo persino le difese del leader dell’ANP, Abu Mazen, che ella definisce “moderato”.
Cosa dovrebbe ancora fare Noa per non essere definita “sionista”? Probabilmente smettere di essere ebrea ed israeliana, perché le sue posizioni sono tutto fuorché “sioniste”.

Quando un’attivista “anti-sionista” parla di una cantante israeliana, ebrea ed anti-sionista, ci si aspetterebbero parole al miele. Invece i risultati sono sorprendenti

samanta comizzoli

Secondo Samantha Comizzoli, il concerto di Noa a Ravenna sarebbe “merda sionista”, probabilmente anche per la partecipazione dell’odiato scrittore Erri de Luca che peraltro ha recentemente rivisto e rinnegato le sue posizioni filo-israeliane.
Appare piuttosto evidente che Samantha Comizzoli non conosca Noa e non sappia di chi parli. Chiede al Movimento BDS di “farsi sentire” e invita tutti a scrivere al sindaco di Ravenna per convincerlo ad annullare l’evento. Altrimenti, lei vomita.
Non conosce, Samantha Comizzoli, eppure scrive. Ma voler boicottare un concerto per il semplice motivo che la cantante è ebrea ed israeliana non è più antisionismo, ma antisemitismo.
Come i suoi colleghi spagnoli del Movimento BDS che volevano boicottare “Israele e Noa”, Samantha Comizzoli giudica la cantante sulla base di semplici pregiudizi: è israeliana ed ebrea, quindi sionista.
Definirsi “antisionisti ma non antisemiti”, dopo appelli come questo, risulterà sempre più difficile.

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