Islam e Islamismo

Continuano le bordate anti-Israele dei musulmani moderati

Dopo l’Imam di Centocelle, Mohamed Ben Mohamed, che in un’intervista a L’Espresso aveva candidamente dichiarato che “Israele non dovrebbe esistere”, e lo storico portavoce della comunità musulmana di Cagliari, Sulaiman Hijazi, che ha altrettanto candidamente dichiarato di considerare Israele peggio dell’Isis, prosegue il nostro viaggio tra i musulmani moderati, laici e concilianti che hanno voluto partecipare all’iniziativa della “preghiera congiunta” in segno di solidarietà con i cattolici per la barbara uccisione di padre Jacques Hamel.

Un’altra figura che ci ha incuriositi è quella del presidente della comunità egiziana ligure, El Sayed Abdel Latif, che è stato intervistato da Repubblica in un video pubblicato in diretta su facebook.
Vive in Italia da 25 anni, ha sposato una ligure, non sembra per la verità parlare benissimo l’italiano ma i concetti che intende esprimere sono comprensibili: “Non c’è differenza tra cristiani e musulmani, siamo tutti creature di Dio”. Appelli alla convivenza e al rispetto, poi il solito ritornello: “Il problema principale è il problema della Palestina”, dice l’egiziano, che cita la pace tra Israele e il presidente egiziano Sadat che avrebbe portato la guerra tra gli arabi. La giornalista capisce l’antifona e replica: “Questa guerra viene però oggi vissuta come aggressione in Europa”. Come dire, se anche è colpa di Israele, gli arabi se la prendono con gli innocenti europei. L’uomo abbozza, dice “Siamo tutti contrari, questa è una cosa cattiva contro gli esseri umani”. Segue l’apologia dell’Italia, ma poi torna sull’argomento “il problema della Palestina”, che avrebbe ripercussioni anche in Europa e in Usa. La giornalista lo interrompe definitivamente, passando la parola a un altro esponente della comunità musulmana.

Insomma, tutto chiaro: musulmani e cattolici sono amici, l’Italia è bella e accogliente, ma il problema è Israele e la guerra nei paesi arabi esiste a causa della questione palestinese.
A questo punto è legittimo chiedersi a quali valori si ispirino i musulmani che hanno aderito alla preghiera congiunta. Israele e il suo diritto ad esistere non ne fanno parte, così come presumibilmente la laicità occidentale.
L’intervista, nel video allegato, parte dal minuto 00:42

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