Antisemitismo, Antisionismo e Debunking

I simboli del palestinismo – Parte seconda

Nella prima parte di questo articolo dedicato ai simboli del palestinismo abbiamo parlato dell’OLP, dell’ANP e delle fazioni appartenenti all’OLP. In questa seconda parte analizzeremo i due principali gruppi islamisti sunniti con base nella striscia di Gaza (Hamas e Jihad Islamica Palestinese) e Hezbollah, organizzazione militante islamista sciita e partito politico con base in Libano. Per introdurre le due fazioni sunnite, fondate negli anni ’80 da membri dei Fratelli Musulmani, daremo conto molto brevemente dell’organizzazione madre.

FRATELLI MUSULMANI

Panoramica – Organizzazione islamista sunnita fondata nel 1928 dall’egiziano Hasan al-Banna allo scopo di respingere la modernizzazione e l’occidentalizzazione della società islamica (promossa dalla Turchia di Kemal Ataturk), attraverso attività politica, influenza ideologica e atti di violenza e terrorismo. I punti salienti del processo di islamizzazione che l’organizzazione si prefigge (sharia, soppressione di tutti i partiti politici, censura su libri e film, codice di abbigliamento, polizia religiosa, ecc.) sono contenuti nel Manifesto in 50 Punti scritto nel 1936 dal fondatore dei Fratelli Musulmani (e ripubblicato a cadenza costante, l’ultima nel 2007, sul sito ufficiale in lingua inglese). Legittimando la violenza contro gli infedeli e i takfiri, l’organizzazione ha influenzato molti leader terroristici come Osama bin Laden (al-Qaeda), Ayman al-Zawahiri (in precedenza capo della Jihad Islamica, oggi capo di al-Qaeda), Abu Musab al-Zarqawi (al-Qaeda in Iraq) e Abu Bakr al-Baghdadi (Stato Islamico). L’ideologia dei Fratelli Musulmani si basa sulla dottrina salafita e sulla volontà di ripristinare la purezza dell’islam praticato al tempo di Maometto, attraverso un’applicazione radicale della jihad. Il motto dell’organizzazione è: “Dio è il nostro obiettivo. Il Profeta è il nostro capo. Il Corano è la nostra legge. La jihad è la nostra via. Morire nella via di Dio è la nostra suprema speranza”.

Obiettivi – Scopo dell’organizzazione è istituire un califfato che possa unificare le nazioni islamiche e, in ultima analisi, conquistare il mondo intero attraverso la jihad. Predicazione, indottrinamento, agitazione e partecipazione politica, antisemitismo, sostegno al terrorismo, taqiyya (dissimulazione) e kitmān (riserva mentale) – ossia l’arte di essere ambigui – sono alcuni dei metodi utilizzati dai Fratelli Musulmani per diffondere la loro ideologia. Nonostante siano stati dichiarati fuorilegge in molti paesi arabi – perché considerati organizzazione terroristica – la loro presenza è tollerata nella maggior parte dei paesi del Medio Oriente. Finanziati dal Qatar e da donazioni private, sono diffusi soprattutto in Egitto e nella striscia di Gaza. La loro presenza è in continua crescita anche nei paesi dell’Unione Europea.

Simbolo – Il simbolo dei Fratelli Musulmani è tanto semplice quanto chiaro: il Corano e due scimitarre incrociate indicano l’ideologia da diffondere e il mezzo (la violenza) per attuare i loro programmi.

HAMAS

Panoramica – Hamas, “zelo” in arabo, è l’acronimo di arakat al-Muqāwamah al-ʾIslāmiyyah, ovvero “Movimento Islamico di Resistenza”. Organizzazione islamista fondata nel 1987 da membri dei Fratelli Musulmani, dei quali rappresenta il braccio armato nell’area di Gaza, è stata la fazione più votata dai palestinesi alle ultime elezioni legislative (25 gennaio 2006, affluenza 74,6%) con il 44,45% dei voti. Da allora, in seguito allo scontro armato con Fatah, mantiene il controllo della striscia di Gaza e ha largo seguito anche nelle zone di Samaria e Giudea amministrate dall’ANP. Dal 2001 Hamas ha lanciato migliaia di razzi verso Israele (oltre 11.000 dal ritiro unilaterale di Israele dalla striscia del 2005) rendendosi diretto responsabile delle tre operazioni militari intraprese da Israele per limitarne le azioni. Numerosissimi gli attentati suicidi e con utilizzo di bombe nei confronti di civili e militari israeliani dopo la Dichiarazione di principi del 1993, che doveva rappresentare la premessa e l’inizio del processo di pace. La sua ala armata sono le Brigate al-Qassam.

Obiettivi – L’ideologia di Hamas si basa sul fondamentalismo islamico, la volontà di distruggere Israele attraverso la jihad, l’antisemitismo, le teorie cospirative. Come riportato dallo Statuto di Hamas: “la base del Movimento di Resistenza Islamico è l’islam” (art. 1); “il Movimento di Resistenza Islamico […] si sforza di innalzare la bandiera di Allah su ogni metro quadrato della terra di Palestina” (art. 6); “non c’è soluzione per il problema palestinese se non il jihad” (art. 13); “perché lo schema sionista non ha limiti, e dopo la Palestina cercherà di espandersi dal Nilo all’Eufrate” (art. 32). Il motto di Hamas (art. 8) coincide con quello dei Fratelli Musulmani. Hamas non fa parte dell’OLP, ma solo dell’ANP. Scopo di Hamas è dunque distruggere Israele e creare uno stato islamico su tutto il territorio ad ovest del Giordano. Oltre ad attentati e lanci di razzi, Hamas ha costruito decine di tunnel per infiltrarsi in Israele, ha utilizzato civili come scudi umani, ha introdotto la sharia, addestrando alla violenza e alla guerra i bambini fin dalla tenera età. Considerato organizzazione terroristica da USA, UE, Israele, Canada, Australia, Giappone ed Egitto, Hamas è finanziato da Siria, Iran e privati (paesi del Golfo), beneficiando anche degli aiuti economici occidentali destinati agli abitanti della striscia di Gaza.

Simbolo – Il simbolo di Hamas è un’apologia del terrorismo. Nella cartina non compare Israele, vi è la testimonianza di fede islamica, due scimitarre incrociate – che ricordano quelle del simbolo dei Fratelli Musulmani – incorniciano la Cupola della Roccia di Gerusalemme.

JIHAD ISLAMICA PALESTINESE (JIP)

Panoramica – Il Movimento per il Jihad Islamico in Palestina, più comunemente noto come Jihad Islamica Palestinese (JIP), è un’organizzazione terroristica (USA, UE, Regno Unito, Canada, Australia, Giappone, Israele) islamista finanziata dall’Iran, dalla Siria e sostenuta da Hezbollah. Fondata nel 1981 da membri dei Fratelli Musulmani a Gaza, la JIP è in sostanza un’organizzazione gemella (ma con minor seguito popolare) di Hamas – a volte i due gruppi collaborano. Il suo quartier generale è a Damasco (Siria). Opera anche nella cosiddetta “West Bank”, in Siria e Libano. La sua ala armata sono le Brigate al-Quds.

Obiettivi – L’ideologia della JIP è il fondamentalismo islamico. In passato concentrava tutte le sue attività nella realizzazione di attentati terroristici spettacolari. Oggi, nei territori amministrati dai palestinesi, si dedica – come Hamas – anche ad attività di controllo e indottrinamento, gestendo varie organizzazioni religiose (spesso registrate come ONG), moschee, scuole, campi di addestramento per bambini, strutture sanitarie. Obiettivo finale della JIP è la distruzione di Israele e la creazione di uno stato islamico su tutto il territorio ad ovest del Giordano. Negli anni la JIP si è distinta per l’uso di attentatori suicidi (inclusi donne e bambini – si veda la video intervista ad Ahlam Tamimi, donna giordana che aiutò ad organizzare e realizzare l’attentato alla pizzeria Sbarro di Gerusalemme, del 9 agosto 2001, che causò 15 morti e 130 feriti: sorride compiaciuta quando scopre che i bambini morti non furono tre, come lei pensava, ma otto), atti di terrorismo, operazioni paramilitari contro obiettivi civili e militari israeliani, incitamento all’odio antiebraico e alla violenza, indottrinamento ed addestramento dei bambini alla guerra. I suoi finanziamenti, come spesso capita nel mondo delle organizzazioni terroristiche, sono influenzati dalle dispute interne al mondo islamico: di recente (maggio 2015) l’Iran ha ridotto temporaneamente i suoi finanziamenti a causa della neutralità manifestata dalla JIP nei confronti dell’intervento guidato dall’Arabia Saudita in Yemen.

Simbolo – Nel simbolo della JIP compaiono una citazione dal Corano, un inno ad Allah, due fucili d’assalto come mezzo per diffonderne l’ideologia, l’impegno alla jihad, la Cupola della Roccia di Gerusalemme e, ovviamente, una cartina in cui non compare lo Stato di Israele.

HEZBOLLAH

Panoramicaizbu ‘llāh, letteralmente “Partito di Allah”, è un’organizzazione militante islamista sciita e un partito politico con base in Libano. Pur non essendo una fazione del palestinismo ne condivide gli obiettivi e, soprattutto, rappresenta oggi la più pericolosa minaccia immediata per lo Stato di Israele. Emerso durante la guerra del Libano del 1982 (Israele, Fronte Libanese cristiano contro OLP, altre fazioni islamiste e Siria), grazie all’addestramento del Corpo delle Guardie della rivoluzione islamica (noto anche come Pasdaran) – unità militare d’élite iraniana – la sua fondazione ufficiale risale al 1985. È “uno stato nello stato”: la sua ala paramilitare è considerata da tutti gli analisti superiore alle Forze Armate Libanesi, è presente nel Parlamento libanese, possiede TV e radio, riscuote un ampio consenso tra gli sciiti libanesi. Hezbollah riceve addestramento militare, armi e finanziamenti dall’Iran, supporto dalla Siria. Viene considerato un’organizzazione terroristica da USA, Israele, Canada, Australia, Francia, Olanda, Consiglio di Cooperazione del Golfo e Lega Araba. UE e Regno Unito distinguono ala militare da partito politico. Hezbollah, per la sua natura violenta e antisemita, ha molti estimatori, non solo in Medio Oriente, ma anche in Italia, riuscendo a mettere d’accordo Massimo D’Alema, CasaPound e Movimento 5 Stelle.

Obiettivi – L’ideologia di Hezbollah si fonda sull’interpretazione radicale dell’islam sciita secondo la dottrina dell’Ayatollah Khomeini, in prosecuzione della rivoluzione islamica iraniana. Suo obiettivo è uno stato islamico sciita comprendente i territori di Libano e Israele. Nel nuovo Manifesto del 2009, pur abbandonando in parte il messianismo religioso in favore di un approccio politico più realistico, si ribadisce la volontà di distruggere “l’entità sionista”. Utilizza da sempre attentatori suicidi, lancio di razzi verso il territorio israeliano, operazioni paramilitari, rapimento di civili e militari, costruzione di tunnel per infiltrarsi in Israele, addestramento di bambini, antisemitismo, indottrinamento, attività politica. Opera in primis in Libano e Siria, ma il suo network per la raccolta di fondi attraverso attività illecite è diffuso ovunque (Nord America, Sud America, Europa, Africa e Asia). La lista degli attentati compiuti da Hezbollah è lunga e sanguinosa. I due più gravi vennero compiuti a Beirut (23/10/1983, autobomba nel complesso residenziale della Forza Multinazionale in Libano: morirono 241 militari americani e 58 paracadutisti francesi) e a Buenos Aires (18/07/1994, camion bomba al centro ebraico: 85 morti e oltra 300 feriti). Quest’ultimo recentemente ritornato agli onori delle cronache per l’assassinio del procuratore argentino Alberto Nisman che stava indagando proprio su quei fatti.

Simbolo – Il simbolo di Hezbollah è ovviamente un inno ad Allah e alla violenza fondamentalista religiosa. Compaiono una citazione dal Corano ed un fucile d’assalto AK-47: il corredo minimo necessario per un’organizzazione terroristica di matrice islamica.

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