Antisemitismo, Antisionismo e Debunking

Tifosi dell’Hapoel Beer Sheva bloccati a Milano da attivisti filopalestinesi

Per la seconda volta in pochi giorni le sorti del calcio italiano e di quello israeliano si sono incrociate. E il bilancio, per ora, è di assoluta parità. Se è vero che la nazionale italiana ha sconfitto, pur soffrendo, quella israeliana in terra d’Israele per 3-1 in una gara valevole per la qualificazione ai prossimi mondiali, l’impresa della squadra campione di Israele, l’Hapoel Beer Sheva, ha attratto le simpatie di tanti appassionati di calcio, tranne forse gli interisti. Il sodalizio israeliano è infatti uscito da San Siro con tre punti in saccoccia, vincendo 2-0 contro i padroni di casa dell’Inter. Una vittoria inaspettata, una sconfitta bruciante e inattesa per i nerazzurri. Tanti i link scherzosi sui social network, ancor di più gli sfottò agli interisti. E le immagini dell’avvenente presidentessa dell’Hapel Beer Sheva, Alona Barkat, hanno fatto il giro del web.
In effetti i campioni di Israele si stanno mettendo in luce, ragalando un po’ di meritata visibilità al calcio israeliano. Già ai preliminari di Champions League, l’Hapoel Beer Sheva aveva ben impressionato, sfiorando addirittura il miracolo contro il Celtic Glasgow: dopo aver perso 5-2 in terra di Scozia, la squadra israeliana ha vinto 2-0 in casa, sbagliando pure un rigore. Sarebbe bastato un gol in più per eliminare gli scozzesi, i cui tifosi si erano distinti negativamente nella gara d’andata per aver sventolato bandiere palestinesi durante la gara.

Non solo gli scozzesi hanno conquistato la ribalta della cronaca per motivi extracalcistici. Pure alcuni italiani hanno avuto la brillante idea di distinguersi da questo punto di vista. Secondo quanto riporta il Jerusalem Post, infatti, alcuni tifosi israeliani sono stati bloccati davanti allo stadio San Siro da attivisti filopalestinesi.
Uno di questi tifosi dell’Hapoel era Tal Lavi, dipendente proprio del Jerusalem Post, che ha girato un video in cui sono stati ripresi alcuni manifestanti intenti a sventolare bandiere palestinesi davanti allo stadio, cantando cori contro Israele e proponendo di annullare la partita.

Questo è accaduto nemmeno due settimane dopo che la Federcalcio israeliana ha annunciato a quella italiana di aver espulso due tifosi azzurri, i quali avevano fatto il saluto nazista durante l’esecuzione degli inni prima della partita tra Israele e Italia.
L’IFA (la Federazione calcistica di Israele n.d.r) invierà le immagini alla federazione italiana, con la quale abbiamo un ottimo e franco rapporto, in modo che possa identificare e perseguire la minoranza di tifosi che voleva offuscare i tifosi ospiti, la loro squadra e il loro paese” ha dichiarato la Federazione calcistica israeliana in un comunicato, riferendosi a quest’ultimo epidosio di San Siro.
Il presidente della FIGC (Federazione Italiana Gioco Calcio) Carlo Tavecchio ha chiamato l’ambasciatore italiano in Israele, Francesco Maria Talo, condannando l’incidente e dicendo che spera che “le autorità competenti siano in grado di determinare il prima possibile ciò che è accaduto e identificare i responsabili“.

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