Antisemitismo, Antisionismo e Debunking

Un passo importante contro il BDS

Ultimamente l’ONU continua a stupirci in positivo. Un mese dopo la relazione del Comitato per l’eliminazione della discriminazione razziale, che aveva denunciato le pratiche discriminatorie dell’Autorità Palestinese a danno delle sue minoranze, ecco che un nuovo rapporto, intitolato “Combattere l’antisemitismo ed eliminare la discriminazione e l’intolleranza basate sulla religione o sulla fede” e firmato dal referente speciale sulla libertà religiosa e di fede Ahmed Shaheed.

Il rapporto denuncia l’antisemitismo nelle sue diverse forme e modalità (alleghiamo il link per chi voglia ascoltare in inglese la relazione letta da Shaheed, l’ introduzione del segretario generale dell’ONU e gli interventi di altri personaggi di primo piano: http://webtv.un.org/watch/ahmed-shaheed-special-rapporteur-on-combating-anti-semitism-and-other-forms-of-racism-and-hate/6052532845001/?term=

La relazione, in realtà, è stata presentata alla riunione informale dell’Assemblea Generale dell’ONU lo scorso 26 giugno, ma è stata resa di pubblico dominio solamente ora. E Shaheed, il relatore, è un diplomatico delle Maldive, di grande esperienza e con una rilevante carriera politica alle spalle. Cosa c’è di speciale in questa relazione, oltre naturalmente al fatto di per sé importante che essa sia stata scritta e letta nella massima assise delle Nazioni Unite?

In questa relazione l’antisemitismo viene definito come un fenomeno globale, le cui origini risiedono nell’estrema destra, nei gruppi islamisti e nella sinistra politica. La relazione procede identificando l’odio contro gli ebrei  come un serio ostacolo per il godimento della libertà di religione o di fede. Vi si enuncia la preoccupazione che la frequenza degli incidenti antisemitici sia in aumento ed il rischio di atti di violenza contro persone e siti ebraici sia significativo, anche nei paesi in cui la presenza ebraica sia nulla o scarsa.
Non basta. La relazione conferma che “gli obiettivi, le attività e gli effetti del movimento BDS (boicottaggio, disinvestimento, sanzioni) sono fondamentalmente antisemitici”. Come sappiamo, questo movimento, promosso dall’Autorità Palestinese, ha avuto una vastissima diffusione in tutto l’occidente, grazie in particolare ai movimenti delle sinistre legate al mondo accademico, ed ha motivato un numero enorme di discriminazioni nei confronti di Israele, degli studiosi, dei prodotti e di ogni aspetto delle partecipazioni internazionali di Israele (ivi incluso lo sport).
La relazione raccomanda che tutti gli stati membri dell’ONU adottino la definizione di antisemitismo della International Holocaust Remembrance Alliance, che tra l’altro collega l’antisemitismo all’antisionismo ed alla discriminazione nei confronti di Israele. Questa definizione, afferma il relatore, può offrire una valida guida per identificare l’antisemitismo nelle sue varie forme, in modo da utilizzarla nel campo dell’educazione e del monitoraggio di questi eventi, oltre che per stroncarli.
Non è necessario enfatizzare l’importanza di questa relazione, che mette con le spalle al muro chiunque d’ora in poi voglia nascondere dietro la BDS o in qualunque altro modo il proprio antisemitismo. Le sinistre, che finora si sono sempre avvalse di richiami a votazioni dell’ONU per criticare Israele, non potranno – sperabilmente, ma chissà… – ignorare questa relazione e le precise accuse in essa contenute.
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