Israele e Medio Oriente

Diario da Israele, 15/6/2016: La vedetta sul reale

Ma insomma cosa deve succedere ancora dopo i fatti sanguinosi che si susseguono senza sosta nel nostro smarrito Occidente, dall’11 Settembre, lungo la teoria di sangue sparso versato in questi anni tra Londra, Madrid, Parigi, Bruxelles, Orlando? Cosa deve succedere ancora per prendere coscienza che siamo dentro una guerra esercitata in nome del profetismo religioso musulmano? Cosa è necessario che accada per rompere l’irresponsabile e irrespirabile cortina del depistaggio cognitivo, dell’affatturamento ben pensante il quale continua a dirci che no, davvero no, l’Islam c’entra poco e il fanatismo religioso fondato su parole scritte a fuoco divino nel Corano nulla ha a che vedere con la Religione della Pace?

Perdita di controllo radicale sulla realtà, quella stessa che Hobbes affermava che vista troppo tardi sarebbe stata il nostro infermo, fatto dalla nostra incapacità di vedere e di provvedere anticipatamente.

E c’è davvero bisogno di Israele, antisionisti disperati e propalestinesi in servizio effettivo permanente, c’è bisogno di Israele per sputtanarvi e palesare la vostra sindrome di Stoccolma permanente, c’è davvero bisogno di Israele e della sua quotidiana e incessante vigilanza sul reale e dunque sulle ragioni incistate del terrore che solo mercoledì scorso, qui a Tel Aviv, a Sarona, ha rischiato di provocare una carneficina come quella di Orlando, per dirci che non possiamo mai perdere d’occhio la realtà. C’è davvero bisogno di Israele sempre, ogni giorno, luminosamente vivo e consapevole per ricordarci che le bugie hanno le gambe corte anche se sembra le abbiano lunghe.

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