Jewish Lifestyle

Il gay pride a Gerusalemme: festa per tutti

Il 21 luglio Gerusalemme si è svolta la quindicesima edizione del Gay Pride, la manifestazione per l’orgoglio gay, un evento al quale hanno partecipato oltre 25.000 persone. C’è stato un momento di raccoglimento in ricordo di Shira Banki, la ragazza di sedici anni che lo scorso anno ha perso la vita per le ferite riportate dall’accoltellamento subito da un estremista ebreo che è stato recentemente condannato all’ergastolo.
Come si può notare anche dal video, alla manifestazione non hanno partecipato solo gay, lesbiche, bisessuali o transgender, ma anche ragazzi con la kippah perché, come ha ricordato ieri il Primo Ministro Netanyahu, “nonostante le diversità, siamo tutti fratelli”.

Ieri a Gerusalemme si è svolto il Gay Pride, la manifestazione per l'orgoglio gay, un evento al quale hanno partecipato oltre 25.000 persone. C'è stato un momento di raccoglimento in ricordo di Shira Banki, la ragazza di sedici anni che lo scorso anno perse la vita per le ferite riportate dall'accoltellamento subito da un estremista ebreo che è stato recentemente condannato all'ergastolo.Come puoi notare dalle immagini allegate, alla manifestazione di ieri non hanno partecitecipato solo gay lesbiche, bisessuali o transgender ma anche ragazzi con la kippah perchè come ha ricordato ieri il Primo Ministro Netanyahu, nonostante le diversità, siamo tutti fratelli.

Pubblicato da Israel Akshav su Venerdì 22 luglio 2016

Fonte: pagina facebook Israel Akshav

Riposta Repubblica: Il premier Benyamin Netanyahu, dalla propria pagina Facebook, ha salutato i partecipanti della marcia e uno dei suoi ministri – Ghilad Erdan – ha partecipato in prima persona. Lungo l’itinerario la polizia ha schierato migliaia di agenti e di volontari: trenta persone sospette sono state fermate, fra esse due ultrà di destra trovati in possesso di coltelli. Alla manifestazione hanno aderito per la prima volta anche numerosi ebrei religiosi che hanno voluto così distanziarsi pubblicamente da rabbini oltranzisti che nei giorni scorsi avevano sostenuto che secondo la Bibbia “gli omosessuali sono pervertiti, persone malate, che dovrebbero essere guarite”

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