Israele e Medio Oriente

Il senso del ridicolo dell’ANP e di Abu Mazen

Ad Abu Mazen, presidente dell’Autorità Palestinese, manca completamente il senso del ridicolo. Dopo aver collezionato una serie di menzogne ai limiti del colpo di calore – che gli ebrei discendano direttamente dalle scimmie, che Gesù in realtà fosse palestinese, che gli ebrei non abbiano alcun legame storico con la terra di Palestina, che gli israeliani portino pollame infetto nei territori palestinesi per contaminarne gli abitanti con l’aviaria, per citarne solo alcune che negli scorsi anni sono state messe in circolazione- questa volta pare che i dirigenti palestinesi abbiano deciso di superarsi.
Una breve premessa storica: nel 1917, quando la prima guerra mondiale volgeva al termine e la disfatta degli Imperi Centrali faceva intravedere anche la dissoluzione dell’Impero Ottomano, il governo inglese promise ai sionisti, con la celebre Dichiarazione Balfour, che avrebbe concesso loro un “focolare nazionale” in Palestina. Cosa che poi avvenne, con un accordo che divenne parte dei trattati di pace e fu riconosciuto dalla Società delle Nazioni.
Ebbene, l’Autorità Palestinese intende fare causa alla Gran Bretagna per quell’accordo, ritenuto fonte dei “crimini” commessi da Israele dal 1948 in poi.
Adesso possiamo anche  aspettarci, forse, che l’Autorità Palestinese faccia causa all’ONU per aver deliberato, nel 1947, la nascita dello stato d’Israele. E poi, chissà, che faccia causa alla Russia per essere stata la prima a riconoscere lo stato d’Israele.
Ci si apre uno scenario davvero curioso, nel quale tutti potranno fare causa a qualcuno che magari un secolo prima aveva fatto qualcosa che non piace oggi…
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