Antisemitismo, Antisionismo e Debunking

Corbyn e la terrorista Leila Khaled, una collaborazione all’insegna dell’odio per Israele

Jeremy Corbyn, leader dei Labour britannici, è dato in rimonta secondo gli ultimi sondaggi sulle elezioni britanniche che si terranno l’8 giugno. Pare che abbia recuperato un imponente svantaggio di 20 punti, riducendoli a soli 6. La notizia trapela con malcelato entusiasmo tra le testate progressiste italiane, che non nascondono l’antipatia nei confronti di Theresa May, leader dei Conservatori e premier uscente che ha voluto le elezioni anticipate proprio per sbaragliare la concorrenza.
Potrebbe essere stato un errore, qualora i sondaggi avessero ragione. O forse no. Fatto sta che Corbyn sembra godere del tifo di alcuni media, i quali non mancano di sottolineare un presunto trionfo nell’ultimo confronto televisivo, che in realtà non c’è stato in quanto si è trattato di due interviste separate.
Una eventuale vittoria di Corbyn rappresenterebbe però una magra consolazione per i libdem italiani ed europei, essendo il leader dei Labour euroscettico quanto e più di Theresa May, la quale ha accettato l’idea della Brexit per rispettare la volontà popolare e fare di necessità virtù.
Anzi, sarebbe una vera catastrofe per tutti.
A partire dalle posizioni su Israele e il Medio Oriente. Corbyn, da estremista di sinistra quale è, nel luglio 2011 è stato relatore di una conferenza pro-Palestina organizzata da George Galloway in Libano. Assieme a lui c’era Leila Khaled, terrorista palestinese.
Il 18 maggio 2002, gli stessi Corbyn e Khaled hanno parlato dallo stesso palco durante un’iniziativa filo-palestinese a Londra. Durante quell’evento, Corbyn ha invocato un completo boicottaggio commerciale di Israele, insistendo sul fatto che non dovrebbe esserci “nessuno scambio commerciale” con Gerusalemme.
Sullo stesso palco in cui Corbyn si è rivelato un attivista Bds ante litteram, Leila Khaled ha auspicato la “vittoria” su Israele e sostenuto che il sionismo avesse “superato il nazismo”.
Ma chi è Leila Khaled, che si infervora così tanto contro Israele partecipando alle stesse iniziative di Corbyn?
Si tratta di una leader del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, divenuta famosa per aver partecipato al dirottamento di un aereo che da Roma era diretto a Tel Aviv nel 1969 con tanto di foto che l’ha immortalata mentre brandiva un AK-47. E’ stata la prima donna protagonista di un’azione terroristica di questo tipo, ripetendosi nel 1970 con la partecipazione ad uno dei quattro dirottamenti simultanei di Dawson’s Field, iniziativa che ha dato il via all’oscuro periodo di Settembre Nero.
Durante il secondo dirottamento, avvenuto su un aereo partito da Amsterdam e diretto a New York, Leila Khaled è stata neutralizzata e catturata con due granate in mano, pronte ad esplodere, dopo l’uccisione del suo complice da parte di un agente di sicurezza israeliano che si trovava a bordo dell’aereo.
Dopo pochi giorni, la terrorista è stata rilasciata nell’ambito di una trattativa di scambio di prigionieri, continuando a tornare nel Regno Unito fino al 2002 in qualità di relatrice di conferenze. Insieme a Corbyn, che tra una settimana potrebbe diventare primo ministro.
Non crediamo che i britannici lo vogliano davvero, a dispetto dei sondaggi.

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