Editoriali

#IoSonoTelAviv | di Sarah Tuttle-Singer

Io sono la coppia mano nella mano seduta al tavolo accanto a te.
Io sono l’uomo con la catenina d’oro che beve una birra Goldstar e fuma la terza sigaretta.
Io sono la donna con il velo e il rosario.
Io sono l’uomo con il cuore spezzato, e sono l’altro uomo che gliel’ha spezzato.
Io sono la donna che vende fiori.
Sono i fratelli che quasi vengono alle mani per le loro squadre di calcio.
Sono i tre ragazzi che hanno saltato la scuola per un’ora per sedersi in riva al mare, perché è una bella giornata.
Io sono il prete, e io sono il rabbino, e io sono l’imam e questo non è l’inizio di una barzelletta.

Io sono il ventiduenne che ha appena avviato la sua start-up.
Io sono la vecchia con un numero tatuato sul braccio che beve whisky con i suoi amici, ogni giovedì sulla Shenkin street.
Sono quelle due donne che si baciano sulle strisce pedonali color arcobaleno.
Io sono il ragazzo che spreme il miglior succo di melograno al Florentine.
Io sono l’autista del bus con l’elegante barba grigia e la kippah nera che canta insieme a Taylor Swift. #HatersGonnaHate.
Io sono la donna che disegna sui muri.
Io sono il barista con la risata sguaiata.
Io sono il barman con l’anello al naso.
Sono gli anziani che praticano Tai Chi nel parco.

Io sono il pescatore e suo figlio a Giaffa.
Io sono la modaiola con il rossetto rosso che cavalca una moto abbinata al rossetto.
Io sono il vecchio che vende semi di girasole.
Io sono il violinista con i lunghi capelli rossi alla stazione centrale degli autobus.
Io sono il consumatore di crack che va in giro con il suo libro di poesie, e io sono il medico che si prenderà cura di lui senza farsi pagare.
Sono la donna dalle guance rosa che porta fuori le candele di Shabbat.
Io sono il soldato a casa per il week end che vuole solo scopare.
Io sono la prostituta drogata che lavora sul lungomare, e io sono il religioso che paga l’ora solo per sentirle raccontare le storie sul suo corpo maltrattato e il suo cuore spezzato.

E in questo momento, io sono vulnerabile … e oggi ho proprio paura. E in questo momento mi sono fatta male. E sto vacillando.
Ma io sono fiorente e provocante, bella, accogliente ed amabile.
Sono il miglior Vaffanculo al terrore.
Perché #IoSonoTelAviv

Di Sarah Tuttle-Singer, blogger di Times of Israel

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