Islam e Islamismo

L’Iran minaccia di uscire dagli accordi sul nucleare dopo aver svolto i test sui missili

Subito dopo la rottura degli accordi con il Consiglio di Sicurezza dell’ONU da parte dell’Iran, dovuta ai test missilistici eseguiti lo scorso mercoledì, la nazione ha minacciato di dissociarsi dagli accordi sul nucleare che erano stati siglati appena lo scorso giugno. Secondo l’agenzia Fars News – controllata dallo Stato – il ministro degli esteri iraniano, Abbas Araqchi ha dichiarato: “Se I nostri interessi riguardo al nucleare non verranno presi in considerazione, non c’è alcuna ragione per noi di andare avanti. Ciò che ci tiene legati agli accordi internazionali sono i nostri interessi nazionali”. Il commento è stato riportato appena poche ore dopo che la violazione era stata scoperta.

Il presidente iraniano Rouhani ha anch’egli minacciato di dissociarsi dagli storici accordi già lo scorso novembre. La AP precisa che i test missilistici che hanno avuto luogo lo scorso mercoledi sono stati effettuati dalla Guardia Rivoluzionaria. Il primo test in violazione dei trattati era avvenuto lo scorso ottobre ed aveva portato a sanzioni verso mezzi e persone con ricadute sull’intero programma missilistico iraniano nei tre mesi successivi. In riferimento a possibili sanzioni economiche da parte degli USA, in conseguenza dei fatti accaduti, Fars News cita la risposta di Araqchi “Se altre parti decideranno, saranno loro a violare gli accordi. In ogni caso, sono consapevoli che ci saranno delle conseguenze”.

La notizia del lancio di missili iraniani nasce da una inchiesta dell’osservatorio internazionale della comunità nucleare – International Atomic Energy Agency – nella quale si afferma anche che esista un divieto nei trattati comunitari di riportare notizie riguardanti possibili violazioni sugli accordi da parte dell’Iran. Il dipartimento di Stato americano ha avuto qualche difficolta nello spiegare come mai il JCPOA limiti l’agenzia Atomica internazionale nel riportare pubblicamente le violazioni imputabili all’Iran. Il capo della IAEA Yukiya Amano ha confermato che all’agenzia non è permesso riportare dettagli sul programma nucleare iraniano.

Lo scorso dicembre, il portavoce del ministro degli esteri Hosser Jaber Ansari ha fatto riferimento ai candidati alle presidenziali americane che si sono impegnati a far sì che l’Iran non violi gli accordi internazionali: “ Le questioni internazionali ed i giochi di potere americani non hanno a che fare con noi. Ciò che è di nostro interesse verrà invece sviluppato sulla base degli accordi del Piano di Azione e degli aspetti tecnici che sono stati presi in considerazione precedentemente”.

I missili iraniani dovrebbero avere una gittata di 2.000 km, una distanza che pone a rischio Israele e le basi americane dislocate sulla regione. Nel 2012 il generale Ali Hajizadeh, comandante del IRGC Areospace Force, ha affermato che l’Iran è circondato da 35 basi che sono “alla portata dei nostri missili”, e che possono “essere colpiti entro pochissimi minuti da un eventuale attacco”.

Secondo quanto rilasciato a Breitbart News dall’esperto Dr. Behzad Tabatabei, l’Iran è stato descritto come uno sgabello a tre gambe: la prima è l’ostilità verso gli Stati Uniti (il grande Satana). La seconda gamba, il piccolo Satana, è Israele. E la terza gamba è rappresentata dall’ostilità verso il proprio popolo e specialmente dall’impegno con cui le donne vengono fatte rimanere cittadine di seconda classe.

Mercoledi è stata la giornata internazionale della donna: Ironicamente, il capo dell’oppressivo regime e supremo leader Ayatollah Kahmenei ha dichiarato su Twitter che sono proprio i paesi occidentali e gli Stati Uniti su tutti che hanno “contribuito alla oppressione delle donne e al loro essere trattate come prodotti di cui gli uomini possono approfittare”.

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