Jewish Lifestyle

Lo salva dall’olocausto fingendosi la sorella maggiore: 70 anni dopo si ritrovano

Michael Hochberg e Krystyna Jakubowska si sono nuovamente incontrati e abbracciati all’aeroporto di New York. Settant’anni dopo.
Se fosse un romanzo, si potrebbe intitolare “La sorella ritrovata”. Invece è una storia vera. Una bella storia.
Michael, di famiglia ebrea, viveva nel ghetto di Varsavia. Aveva quattro anni quando è stato preso in consegna dagli Jakubowska, che decisero di tenerlo con loro fingendo che fosse un figlio adottivo.
Il gesto fu molto importante: risparmiò a Michael l’orrore dell’olocausto. Nessuno, fortunatamente, scoprì mai la verità, altrimenti le conseguenze sarebbero state orribili.
Michael Hochberg è rimasto dagli Jakubowska per due anni, con Krystina a fare le veci della sorella maggiore. Finita la guerra, è tornato a vivere con i parenti sopravvissuti per poi trasferirsi ad Haifa nel 1957. Non ha mai dimenticato chi gli ha salvato la vita risparmiandogli atroci sofferenze. E settanta anni dopo ha voluto rivedere la sua “sorella maggiore” di allora, riuscendoci grazie all’aiuto della Jewish Foundation for the Righteous. 

abbraccio

 

 

 

 

 

 

Foto: Ansa

 

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