Antisemitismo, Antisionismo e Debunking

Manifesti negazionisti a Milano nel Giorno della Memoria

A pochi giorni dalla vergognosa deturpazione delle pietre d’inciampo di Milano, i vandali hanno colpito ancora. Sempre a Milano, i seguaci del Nsab-Mlsn, il cosiddetto “Movimento nazionalsocialista dei lavoratori”, hanno rivendicato l’affissione di manifesti antisemiti e offensivi studiati appositamente per celebrare a modo loro la Giornata della Memoria.
Si tratta di fogli che sono stati appesi in alcune pensiline di Milano, da Pagano a piazza Piemonte. Nel primo volantino è raffigurato un Pinocchio che, secondo i militanti neofascisti, dovrebbe “rappresentare le bugie degli israeliani (o degli ebrei in senso lato) che sono così descritte: “Siamo sempre stati perseguitati senza dare fastidio a nessuno; diventavamo bottini e saponette; i sei milioni di morti sono ufficialmente documentati, da testimoni oculari, tra caciotte e culatelli, in libri in vendita negli autogrill”.
Un elenco puerile e pseudosatirico che, nelle intenzioni dei neofascisti, avrebbe la pretesa di negare quelle che secondo i promotori dei volantini antisemiti sarebbero le falsità storiche rivendicate dagli ebrei.

Infine, la chiosa: “Credi ancora a quello che dice Pinocchio? Perché tutta questa paura degli studi revisionisti se non c’è nulla da nascondere?”.
Pinocchio, anche in questo caso, rappresenterebbe Israele, che i promotori del volantino identificano in ogni caso con gli ebrei di tutto il mondo, i quali addirittura avrebbero inventato “la menzogna dell’olocausto”.
In un altro volantino sono state elencate le cifre di tutti i morti dei conflitti mondiali “perpetrati da americani, russi, turchi, giapponesi” che risulterebbero “assai superiori a quelli dell’Olocausto”, secondo la tipica retorica antisemita e negazionista di cui si fa ampio abuso ogni 27 gennaio.
Sono stati alcuni pendolari e residenti del quartiere a segnalare i volantini alla Digos.
Un episodio che fa il paio con quello delle pietre d’inciampo deturpate e vandalizzate con vernice nera nei giorni scorsi. Segnale non solo di ignoranza ma anche e soprattutto di un clima preoccupante.

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