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Israeliana di 16 anni scopre nuovo teorema geometrico

Tamar Barbi è una ragazza israeliana di 16 anni, frequenta la terza superiore, e nonostante la sua giovane età ha ottenuto un risultato eccezionale in campo matematico: ha sviluppato la formula di un nuovo teorema. Tamar stava facendo i compiti, quando si è accorta che la formula usata per risolvere uno dei problemi di geometria, in realtà, non esisteva.

“Ho controllato con il mio insegnante” spiega la ragazza “ho chiesto ad alcuni miei parenti all’estero laureati in matematica e ho consultato i miei genitori. Infine ho realizzato che effettivamente il teorema che ho utilizzato non compare da nessuna parte, anche se è molto logico e semplice”.

Il nuovo teorema, nominato “Teorema dei tre raggi” o “Teoria di Tamar”, dice che se tre o più linee si estendono da un singolo punto raggiungendo la circonferenza di un cerchio, il punto è il centro del cerchio e le rette sono i suoi raggi.

Gabriel Morris, l’insegnante di matematica che ha aiutato Tamar a sviluppare la sua teoria, ha informato l’Istituto di Tecnologia del Massachussettes, che ha confermato la scoperta dichiarando che la formula potrebbe permettere di risolvere numerosi problemi di geometria.

Il teorema è stato inviato anche ai docenti di matematica dell’Università di Haifa, e Tamar e il suo insegnante sono stati invitati a tenere una conferenza davanti ad alcuni dei migliori matematici di Israele.

Tamar è entusiasta ma i suoi interessi sono numerosi, ama la recitazione, canta, balla e suona il pianoforte.
“Non penso che la matematica diventerà la mia professione, perché spero di poter lavorare in teatro”, ha confessato la ragazza.

Eli Hurvitz, Direttore esecutivo della Fondazione Trump, che promuove gli studi di matematica e scienza in Israele ha detto: “Ancora una volta è stato dimostrato che un bravo insegnante e uno studente ambizioso sono una combinazione vincente”.

Hurvitz ha inoltre aggiunto che in futuro gli studenti israeliani potrebbero utilizzare la matematica per “sviluppare farmaci, nuove tecnologie, e per fare nuove scoperte scientifiche”.

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