Antisemitismo, Antisionismo e Debunking

Il film revisionista sul massacro di Monaco ’72 non sarà al Festival di Cannes

Nasri Hajjaj, regista libanese di origini palestinesi, è stato amico di infanzia di uno dei terroristi del commando di Settembre Nero responsabile della strage delle olimpiadi di Monaco 1972, costata la vita a 11 atleti israeliani e un poliziotto tedesco, oltre a 5 terroristi su 8 uccisi.
Su questa strage non è mai stato fatto revisionismo, ci ha provato il regista nel suo “Monaco di Baviera: una storia palestinese”, film che in questi giorni avrebbe dovuto essere proiettato al Festival di Cannes. Secondo la bizzarra tesi del regista, che considera i terroristi “combattenti per la libertà”, i 17 morti sarebbero stati provocati da una maldestra irruzione della polizia, che avrebbe ucciso tutti, atleti israeliani e terroristi palestinesi. Il commando di Settembre Nero, ovviamente, era composto da brave persone che volevano solo tenere in ostaggio gli israeliani e rilasciarli in cambio di condizioni.
Non si fa cenno al dramma del sollevatore di pesi Yossef Romano, ferito e lasciato morire dissanguato, addirittura evirato durante l’agonia o dopo la morte. Moshe Weinberg, allenatore di lotta greco-romana, è stato invece ucciso per aver provato a reagire. Il resto delle esecuzioni, con armi automatiche e granate, durante l’intervento della polizia. 

Questo film, fortunatamente, non sarà proiettato al festival di Cannes. Il sindaco David Lisnard, in una lettera al presidente della comunità ebraica della città Gérard Ioquace, l’ha definito “un affronto alle vittime e un possibile disturbo per l’ordine pubblico”.
La decisione di rimuoverlo dalla programmazione è arrivata in seguito ad un incontro con il ministro degli Interni, Bernard Cazeneuve.

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