Islam e Islamismo

Il 65% dei palestinesi non vuole soluzione a due stati, il 53% preferisce lotta armata

Il giornalista arabo israeliano Khaled Abu Toameh sabato scorso ha twittato una serie di dati riguardanti l’opinione pubblica araba e la situazione in Giudea, Samaria e Gaza, tra cui una dichiarazione del presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, Mahmoud Abbas, che ha fatto sapere di essere pronto a lavorare con l’amministrazione Trump per raggiungere un accordo di pace sulla base di una soluzione a due stati e la disponibilità di riconoscere ad Israele il diritto di esistere. Questo significherebbe che Israele dovrebbe restituire interamente i cosiddetti “territori liberati” del 1967 in cambio del riconoscimento da parte degli stati arabi.

Allo stesso tempo, secondo Abu Toameh, il 64% dei palestinesi vorrebbe le dimissioni di Abbas. Anche se i tweet del giornalista che riportano i risultati del sondaggio risultano senza fonte, Abu Toameh è considerato un professionista affidabile ed imparziale.
Sempre secondo il giornalista, lo stesso sondaggio ha rilevato che il 65% degli arabi che vivono nei territori dell’Autorità Nazionale Palestinesi ritiene che la soluzione a due stati non sia più praticabile e il 62% sarebbe favorevole ad abbandonare gli accordi di Oslo. Addirittura il 53% di loro sarebbe disposto a sostenere una intifada armata contro Israele.
Infine, secondo Abu Toameh, il 37% degli arabi che vivono nei territori dell’Autorità Nazionale Palestinese ritiene che un’azione armata contro Israele possa risultare la soluzione più efficace per ottenere risultati, mentre i negoziati finalizzati a riconoscere uno stato palestinese sarebbero una buona idea solo per il ​​33% di loro.

Cola a picco quindi la popolarità di Mahmoud Abbas detto Abu Mazen, anche nei territori della cosiddetta West Bank. L’attuale presidente dell’ANP sarebbe considerato troppo moderato dalla maggioranza della popolazione araba palestinese. La maggior parte degli arabi che popolano i territori della Cisgiordania ora rinnega gli accordi di Oslo e soprattutto preferirebbe una lotta armata ad un qualsiasi tentativo di negoziato per giungere alla soluzione a due stati.

 

 

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