Editoriali

Il Bds Torino e i “sionisti che si infiltrano in Comune”. Da ridere

La settimana corsa siamo stati testimoni di un evento grave a Torino: un convegno Bds spacciato per presentazione di una iniziativa benefica. Il tutto in una sala del Comune, con il patrocinio della città di Torino.
Le parole al miele del vicesindaco Guido Montanari ci avevano convinto a denunciare il clima di collaborazione tra la giunta locale torinese e il movimento Bds. Sulla vicenda è anche intervenuta il primo cittadino Chiara Appendino, assente all’evento, che ha tranquillizzato la comunità ebraica locale sostenendo che l’evento in questione sia trasceso e che la sua giunta comunale si dissocia da qualsiasi interpretazione capziosa in chiave anti-israeliana delle vicende mediorientali, minimizzando anche il gemellaggio tra Torino e Gaza più volte sbandierato durante l’incontro in comune.
Dovrà mettersi d’accordo con il suo vicesindaco, perché alla sala delle colonne, con il patrocinio del comune, è accaduto proprio questo: è stata fatta propaganda contro Israele, utilizzando i soliti e solidi feticci linguisti dell’apartheid, dell’occupazione, della colonizzazione, della legge internazionale, dei crimini di Israele, addirittura il il muro di protezione tanto esecrato è stato paragonato alle barriere del campo di Auschwitz. E’ mancato solo il riferimento al “genocidio”.
Nell’articolo del 22 marzo abbiamo riportato le dichiarazioni principali del vicesindaco e dei relatori, tra cui  Patrizia Cecconi, presidentessa della onlus “Amici della Mezzaluna Rossa Palestinese”, e Carlo Tagliacozzo del movimento Bds.
Cosa c’entrava il Bds e la propaganda antisionista con la presentazione di un’iniziativa benefica per sostenere le famiglie ospitate in un campo profughi palestinesi in Libano? Nulla, ed è proprio questo che abbiamo ritenuto opportuno denunciare il fatto.

A qualcuno ha dato fastidio che venisse riportato quanto detto in quell’incontro. Ad esempio alla relatrice Patrizia Cecconi

Come Patrizia Cecconi, anche l’ex assessore di Biella, Diego Siragusa, ha contestato l’articolo de L’Informale, condividendolo sul suo diario facebook

Diego Siragusa, come detto ex assessore al bilancio di Biella, blogger, è molto attivo nella propaganda anti-israeliana su facebook. I suoi ultimi post riguardano aerei israeliani abbattuti in Siria (!), appelli contro “le teste vuote del Pd e dell’Anpi” ree di non stigmatizzare il fatto che Israele commetta “omicidi” eliminando terroristi di Hamas, contenuti complottisti che fanno deragliare i fan subito pronti ad accusare il Mossad. Roba buona.
Da notare come Siragusa, condividendo l’articolo de L’Informale (e lo ringraziamo per le visite che ci ha regalato), parli di un “sionista in incognito”, che non si sarebbe nemmeno presentato e ha, “scorrettamente”, scritto tutto. Stessa accusa di Patrizia Cecconi, che ha parlato di “infiltrati” che hanno scritto “sciocchezze”.
Rispondendo alla Cecconi che i suoi virgolettati sono stati riportati letteralmente, ci facciamo una domanda: perché parlare di infiltrati? Era un convegno Bds, oppure una conferenza stampa nel comune di Torino in cui veniva presentata un’iniziativa benefica?
La seconda, in teoria.
Ma nelle conferenze stampa di presentazione di iniziative benefiche non ci sono infiltrati, chiunque può partecipare.
Vero, Cecconi e Siragusa?

 

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