Israele e Medio Oriente

Hanno ridotto una donna in fin di vita e ricevono 11.000 euro l’anno

I due terroristi palestinesi che hanno ripetutamente pugnalato una donna inglese durante una brutale aggressione, nella quale è stata anche uccisa una sua amica, ricevono almeno 9.000 sterline (11.000 euro) ciascuno ogni anno, soldi che arrivano anche grazie agli aiuti che il Regno Unito invia all’ANP.
A riportarlo è il Daily Mail, che evidenzia lo specifico caso dandone risalto a causa della nazionalità inglese della donna ferita, ma i terroristi mantenuti dall’ANP, grazie anche ai soldi che arrivano dall’Ue, sono tanti. Proprio per questo il Mail ha avviato una petizione per fermare questo flusso di denaro dal Regno Unito ai territori di Gaza e Cisgiordania.
Il tabloid inglese racconta tutta la storia di Kay Wilson, di cui ci siamo occupati anche su queste colonne dando risalto ad un suo recente post su facebook.
Kay Wilson è stata vittima di un’ondata di violenta follia, costata anche la vita all’americana Kristine Luken.
Gli aggressori sono stati poi catturati e, dopo aver ammesso i loro crimini, sono stati mandati in prigione.

La signora Wilson è rimasta inorridita dall’aver appreso che i suoi assalitori ricevano uno stipendio mensile pari a 750 sterline dall’Autorità palestinese (ANP).
La scorsa settimana il Daily Mail ha documentato una serie di “ricompense” che la ANP sta pagando a migliaia di terroristi e centinaia di altri prigionieri nelle carceri israeliane.
Kay Wilson, 51 anni, e la sua amica erano in escursione presso le colline della Giudea nel 2010, quando due uomini si sono avventati contro di loro, credendo che le donne fossero ebree anche se la signorina Luken era cristiana. Dopo aver legato le donne, i terroristi hanno dato il via all’aggressione selvaggia.

La signorina Luken è morta per le ferite da arma da taglio. La Wilson porta invece ancora una cicatrice profonda all’altezza dello stomaco e, da più di cinque anni, sente dolore ogni volta che respira. Ha raccontato: “Siamo state trattenute per circa mezz’ora sotto la minaccia di un coltello, poi imbavagliate e legate prima di essere macellate a colpi di machete. Ho visto la mia amica a pezzi davanti ai miei occhi, sono sopravvissuta solo perché mi sono finta morta, nonostante sia stata accoltellata 13 volte e avendo più di 30 ossa rotte dalla sola forza dei colpi. Ogni volta che venivo colpita dal machete potevo sentire lo scricchiolio delle mie ossa, e anche la mia carne strappata dalla lama seghettata. Ci hanno lasciate, per poi tornare pochi istanti dopo, ho visto un coltello infilato nel mio petto che per poco ha mancato il cuore“.

Sorprendentemente, è riuscita a rimettersi in piedi e a camminare nonostante i suoi aggressori fossero ancora nelle vicinanze.
Ha raccontato: “Ho potuto sentire i miei polmoni riempirsi di sangue ed ero consapevole del fatto che ogni passo avrebbe potuto essere il mio ultimo“.
In qualche modo, ha lottato per raggiungere il parcheggio dove ha lasciato la sua auto e ha lanciato l’allarme. La sua vita è stata salvata da un chirurgo arabo-israeliano di religione musulmana.
Gli aggressori – Aiad Fatfata e Kifah Ghanimat – sono stati successivamente arrestati, processati e condannati a pene nel 2011. Sono ovviamente ancora in carcere e ci resteranno a lungo.
Ma mesi dopo Kay Wilson ha dovuto scoprire che le famiglie degli aggressori ricevono uno stipendio. Ha commentato: “Io li considero stipendi dei loro mandanti. In tribunale ho capito dalle loro stesse parole che Kristine, una cristiana, è stata assassinata perché presumevano fosse ebrea. Questo è scandaloso in sé. Ma quando io, come cittadina britannica orgogliosa, scopro che la mia patria sta pagando alle loro famiglie un reddito mensile, l’ingiustizia assoluta di tutto ciò è semplicemente devastante.
Ringrazio Dio per tutte le persone che hanno firmato la petizione del Mail da presentare al Parlamento, perché questo mi dimostra che gli inglesi sono ancora solidali e hanno un grande senso di equità.
Come possono due uomini brandire un machete e scagliarlo su due donne innocenti, senza nemmeno battere ciglio? Effettivamente sbadigliavano e sogghignavano in tribunale. Non c’è da stupirsi se sapevano che avrebbero avuto un incentivo in denaro da parte del governo britannico.
Sono per la pace. Ho parlato molte volte da quando questo è accaduto. Ebrei, cristiani o musulmani, tutti devono imparare a vivere insieme. Ma se vogliamo una pace valida dobbiamo cessare subito questi finanziamenti“.

Kay Wilson, che è nata a Londra ma si è trasferita in Israele 30 anni fa, lavora per una organizzazione non governativa chiamata StandWithUs che mira a promuovere la tolleranza religiosa e la comprensione.
Ha contattato il Daily Mail domenica scorsa, dopo il reportage sugli stipendi pagati ai terroristi nonostante le promesse da parte dell’ANP di porre fine a questa pratica, ingannando l’Occidente. La Gran Bretagna dà 72 milioni di sterline per lo sviluppo della Cisgiordania e di Gaza, più di un terzo dei quali va dritto all’ANP.
Si ammette apertamente il supporto ai terroristi, salutati come eroi che combattono l’occupazione illegale, e la concessione di vitalizi si basa sul tempo trascorso in carcere e la gravità dei crimini commessi. Denaro supplementare è aggiunto in caso di familiari a carico, secondo l’ONG israeliana Palestinian Media Watch.
L’avvocato della Wilson, Gavi Mairone, ha detto: “Questi due uomini facevano parte di una cellula terroristica e sono allineati con Fatah, il braccio armato dell’OLP. In carcere sono con il gruppo Fatah e ricevono i soldi da parte dell’Autorità Palestinese, come gli altri”.

Il Dipartimento per lo sviluppo internazionale (DFID) nega che qualsiasi denaro britannico raggiunga terroristi e sostiene che i suoi pagamenti alla ANP siano “assoggettati” a progetti specifici.
I detrattori sottolineano che il denaro dal Regno Unito e altri paesi occidentali liberi altri fondi che vengono usati per i terroristi. L’indagine del Daily Mail ha scoperto che la Gran Bretagna ha finanziato l’OLP fino allo scorso anno.
Ex detenuti e famiglie dei terroristi contattate hanno confermato la ricezione di denaro sia dalla ANP sia dall’OLP.
La signorina Wilson ritiene che mentre la questione “soldi sporchi” sia stata rivelata da tempo in Israele, soltanto ora è presa sul serio in Occidente. “Questo è il motivo per cui l’indagine è così importante” ha detto.
Il Daily Mail ha cercato di contattare l’ANP, ma i messaggi non hanno ricevuto risposte.

Clicca per commentare

Devi accedere per inserire un commento. Login

Rispondi

Torna Su