Israele e Medio Oriente

Il Diario di Anne Frank diventa un fumetto per non dimenticare la Shoah

Il prossimo 15 settembre uscirà in 50 Paesi (in Italia per Einaudi) il graphic diary, la versione a fumetti del celebre Diario di Anne Frank, in corrispondenza del settantesimo anniversario della prima pubblicazione dell’opera e a settantatré anni dal giorno in cui Anneliese Marie (chiamata Anne), una ragazzina affamata di vita, arrivò ad Auschwitz prima di essere trasferita nel campo di concentramento di Bergen-Belsen, dove morì di tifo nel febbraio del 1945. Il volume è stato presentato in anteprima mondiale il 7 settembre a Parigi alla Maison de la Poésie  dall’editore francese Calmann Lévy e dagli autori: l’illustratore israeliano David Polonsky e Ari Folman, il regista israeliano che ne ha curato la sceneggiatura. Sono gli stessi autori del pluripremiato film d’animazione Valzer con Bashir, uscito nel 2008, sulla follia insensata di tutte le guerre. Il progetto è stato fortemente voluto dalla Anne Frank Fonds di Basilea, la fondazione creata da Otto Frank, il padre di Anne e l’unico membro superstite della famiglia.

I due autori avevano inizialmente declinato l’offerta di partecipare alla realizzazione del progetto, inteso come un’impresa gigantesca. Ma poi trasformare Anne in un fumetto è stata una sorta di missione. “Temo che stia arrivando il momento in cui non ci saranno più sopravvissuti all’Olocausto in grado di raccontare la storia”, ha detto Folman, figlio di sopravvissuti ad Auschwitz. Poiché si corre il rischio che la Shoah diventi una pagina di storia della quale ci si può dimenticare ed essendo importante trovare un modo per preservare l’interesse, specie delle nuove generazioni, Folman e Polonsky hanno voluto fare dell’opera una fedele trasposizione del Diario nella lingua per immagini dei “millennial readers”, i giovani nati tra gli anni Ottanta e il 2000, che non sono dei lettori abituali, non sono cresciuti a pane e letture giovanili e che non potrebbero altrimenti essere toccati dalla storia della piccola Annelies Marie Frank.

Era il 12 giugno del 1942 quando Anne cominciò a scrivere il suo Diario su un quadernino a quadretti bianco e rosso ricevuto in regalo per il suo tredicesimo compleanno, confidando alla sua amica immaginaria Kitty i crucci, le speranze e piccoli segreti di un’adolescente, clandestina nella casa al numero 263 di Prinsengracht ad Amsterdam. Oggi, a distanza di settantacinque anni, Annelies Marie torna a vivere nelle strisce di un fumetto. Per non dimenticare.

 

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